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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Città di Castello

Vende droga ai compagni di scuola e li costringere a rubare gioielli in casa per pagare il debito: condannato

Incastrato quando ha tentato di vendere i monili ad un compro oro. Vittima un minore che aveva un debito di 400 euro: gli avrebbe consegnato oro per 6mila euro

Vende marijuana ad un compagno di scuola, minorenne, e quando quest’ultimo si indebita per 400 euro lo costringe a rubare collane e anelli ai genitori per ripagare il debito. Quando tenta di vendere i gioielli ad un compro oro, però, viene scoperto, processato e condannato.

Protagonista della vicenda un giovane, all’epoca diciottenne, e un suo compagno di scuola minorenne. Il maggiorenne, secondo la Procura di Perugia, aveva messo in piedi un bel giro di spaccio a scuola a 10 euro al gramo di marijuana. Droga venduta ai compagni, anche a credito, con l’accordo che avrebbero pagato appena possibile. Uno dei clienti, però, aveva già raggiunto la cifra di 400 euro di droga da saldare. Così lo spacciatore lo aveva preso da parte e con la minaccia di un coltello lo aveva convinto a pagare: se non aveva i soldi poteva sempre portargli anelli, collane e bracciali in oro, rubandoli dai cassetti di mamma e papà.

zaganelli-5Nel capo d’imputazione si legge che il giovane avrebbe venduto “a più riprese al prezzo di 10 euro al grammo” della marijuana fino al raggiungimento di un debito di 400 euro. E che avrebbe minacciato il debitore “di dargli una coltellata se non gli consegnava immediatamente la somma richiesta”, costringendolo a consegnargli “a più riprese, monili d’oro per una quantità complessiva indeterminata”, ma sicuramente per un valore di almeno 6mila euro derivanti dal tentativo di vendita di “un paio di orecchini formati da tre cerchi lavorati in oro giallo” e “un anello a forma di goccia di grosse dimensioni in oro giallo con incastonate una pietra lunga al centro e altre pietre intorno”, oltre ad “un anello in oro giallo con incastonate al centro alcune pietre” e una collana “in oro giallo e bianco con ciondolo a forma di cuore” e poi un “bracciale da uomo di grosse dimensioni con maglie intrecciate in oro giallo” e uno in oro giallo e bianco. Altre monili sottratti erano una collana in oro giallo con “ciondolo a forma di pergamena”, tre bracciali in oro giallo, bianco e rosso e una collana con crocifisso in oro giallo. Monili sottratti dal debitore dai cassetti di famiglia.

L’imputato era anche accusato di ricettazione in quanto in più occasioni si sarebbe impossessato dei monili rubati dal ricattato e tentato di venderli al compro oro. Proprio il tentativo di vendita aveva fatto scattare le indagini e permesso di ricostruire la vicenda e risalire ai proprietari dei gioielli rubati. I fatti contestati si sarebbero svolti a Città di Castello tra aprile e giugno del 2018.

Il giovane era difeso dagli avvocati Gianni ed Eugenio Zaganelli e Giacomo Bacchi. Il sostituto procuratore Carmen D'Onofrio ha accolto la richiesta di patteggiamento a 2 anni e 4 mesi, con pena sospesa. La sentenza è stata emessa dal giudice per l’udienza preliminare Piercarlo Frabotta.

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