Meredith, le motivazioni della condanna: "Amanda sferrò colpo mortale"

Con 24 ore di ritardo sulle previsioni che trapelavano dal Tribunale di Firenze, sono state rese note le motivazioni della nuova condanna in Appello a carico di Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher. Secondo i giudici la ragazza inglese fu colpita nella sua stanza da due coltelli distinti: uno impugnato da Amanda Knox che provocò la ferita ritenuta mortale mentre l'altro da Raffaele Sollecito.

La Corte parla di elementi "plurimi e concordanti" che permettono di collocare nella casa del delitto Guede, la Knox e Sollecito avendo lasciato "tracce del loro passaggio per deposizione ematica del sangue della vittima che era fuoriuscito copiosamente dalle ferite".

IL MOVENTE - La sera dell'omicidio di Meredith Kercher, secondo la Corte, vi fu un litigio fra Amanda e la studentessa inglese che andrò via via trasformandosi in scontro e all'interno del quale si può collocare anche la violenza sessuale di Guede su Meredith. Considerata non credibile la presunta violenza di non è credibile che fra i quattro ragazzi fosse iniziata un'attività sessuale di gruppo".  

LA CONVIVENZA DIFFICILE - Nelle motivazioni della sentenza si parla di rapporti difficili e di due caratteri e modi di fare completamente diversi fra Amanda e Meredith: "non vi era un buon rapporto. Meredith conduceva una vita molto regolare, fatta di studio, di frequentazione delle sue amiche connazionali e, in ultimo, anche di un rapporto affettivo intrecciato con uno dei ragazzi che abitavano al piano seminterrato della villetta. La vittima non tollerava il modo con il quale Amanda Knox interpretava la convivenza all'interno dello stesso appartamento". Amanda Knox e Raffaele Sollecito hanno ucciso, secondo la Corte,  in nome di una volontà di prevaricazione e di umiliazione nei confronti della ragazza inglese dopo l'ennesimo rimprovero e litigio.