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Cronaca Assisi

Assisi, il Tar avanti con la delocalizzazione e stop nuovi silos: respinto il ricorso delle Fonderie

Il Comitato di cittadini: "Il nuovo Piano Regolatore del Comune di Assisi classifica l’area come tessuti di trasformazione prevalentemente residenziale"

Il Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria ha respinto il ricorso delle Fonderie Assisi contro gli atti amministrativi sulla delocalizzazione e la realizzazione di cinque nuovi silos per un periodo di cinque anni.

Nel procedimento erano chiamati in causa il Comune di Assisi, la Soprintendenza e il ministero della Cultura e il Comitato di Via Protomartiri Francescani di Santa Maria degli Angeli.

Secondo i giudici il nuovo Piano regolatore di Assisi ha classificato l’area del complesso industriale Fonderie Assisi come tessuto di trasformazione prevalentemente residenziale e l’efficacia temporalmente circoscritta del provvedimento con cui sono stati autorizzati i nuovi silos si colloca nel pieno rispetto della ripianificazione e rigenerazione dell’area.

“ll Tar ci ha dato ragione. Con la sentenza del 6 aprile 2023 resa dal Tar Umbria, il Comitato di Via Protomartiri Francescani di Santa Maria degli Angeli ha finalmente visto una luce di speranza – si legge in una nota del Comitato - La battaglia sanitaria e ambientale che sta portando avanti è ancora ardua, ma alcuni passaggi della sentenza fanno sperare in una prossima auspicata delocalizzazione dell' industria insalubre, fuori dal cuore di Santa Maria degli Angeli”.

Secondo il Comitato “il Tar ha confermato la validità del titolo abilitativo e dell'autorizzazione paesaggistica rilasciati in riguardo ai silos di Fonderie di Assisi per il tempo limitato di cinque anni - prosegue la nota, che cita la sentenza - Quanto alla pretesa illegittimità del termine quinquennale apposto al permesso a costruire, giova osservare che la determinazione impugnata si inserisce nell’ambito delle trasformazioni urbanistiche ed edilizie del tessuto comunale, avendo il nuovo Piano Regolatore del Comune di Assisi classificato l’area in cui è sito il complesso industriale Fonderie di Assisi come tessuti di trasformazione prevalentemente residenziale”.

Altro punto fondamentale per la tutela del paesaggio e della salute è quello che sottolinea “quanto all’omessa motivazione del Comune in ordine alle ragioni per cui i silos dovrebbero permanere per un periodo di soli cinque anni, osserva il Collegio che le motivazioni su cui è fondato il parere della Soprintendenza sono direttamente collegate alla tutela del paesaggio ed evidenziano come l’attuale collocazione delle Fonderie si palesa profondamente impattante con lo stesso anche per la contiguità con l’area della Porziuncola e con una zona a destinazione quasi esclusivamente residenziale” si legge ancora.

“L'area prevalentemente residenziale non può tollerare questo tipo di attività, occorre evadere il più presto possibile la richiesta del piano industriale di delocalizzazione, già avanzata dal sindaco, e di cui ne è stata altresì confermata la validità dal Tar Umbria – conclude la nota del Comitato - Fiduciosi di avere la collaborazione degli altri Comitati ambientali e della cittadinanza per la cui salute ci stiamo, da sempre, prodigando”.

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