Applica un magnete al contatore per ridurre la bolletta: processato per furto
L'uomo avrebbe sottratto quasi 25mila euro di energia elettrica al fornitore
Applica un magnete sul contatore dell’energia elettrica per ricevere una bolletta più “leggera”, ma viene scoperto e finisce in tribunale con l’accusa di furto.
Un 57enne calabrese, difeso dall’avvocato Giuseppe De Lio, secondo l’accusa avrebbe rubato energia elettrica per cinque anni al Servizio elettrico nazionale e all’Eni.
Secondo la Procura di Perugia l’imputato avrebbe alterato il contatore installato presso il suo bar, prelevando “irregolarmente un quantitativo di energia elettrica per un valore complessivo di 24.903,47, corrispondenti a un totale di 113.325 kwh”.
Contestata anche l’aggravante “di aver commesso il fatto avvalendosi di un mezzo fraudolento ovvero appoggiando sulla parte esterna del contatore un magnete, alterando i circuiti interni al gruppo di misura e quindi il suo regolare funzionamento” visto che “con tale dispositivo si aveva un errore negativo di energia e potenza pari al -88%”.