rotate-mobile
Cronaca

Il Palio di Perugia continua a dividere. "Non ha portato niente alla città" "Boom per gli alberghi: ecco i dati"

Ancora un braccio di ferro tra l'assessore Teresa Severini e gli esponenti del centrosinistra all'opposizione. L'assessore presenta il bilancio economico e sociale della prima edizione del Palio di Perugia

Perugia 1416 (il Palio di Perugia) è un chiodo fisso per il partito democratico ormai da due anni e mezzo all'opposizione. Abituati a fare il cartello della cultura da destinare alla città e al popolo, spesso puntanto su avanguardie e in altre occasioni rispolverando il mitico Dj Ralf, si capisce il doppio dramma, quando non più al governol si sono trovati addirittura l'assessore Severini a puntare su una rievocazione storica già approvata dal consiglio comunale ai tempi di Boccali ma schifata dagli intellettuali organici di allora. 

A distanza di sei mesi il consiglio comunale ha discusso sul peso del Palio ai fini dell'immagine, della ricchezza prodotta e della cultura. Interrogazione del Pd e Socialisti rivolta direttamente all'assessore Severini. 

"Il ritorno economico, per quanto sia difficile fare stime, è stato importante; basti pensare che nel giugno 2016 gli alberghi cittadini hanno registrato un +18% rispetto allo stesso periodo del 2015" ha ribadito la Severini "Il successo è confermato dai dati internet, con circa 81mila contatti ed un video conclusivo della giornata del 18 giugno che è stato il secondo più visto dopo quello sul “concertone” di radio Subasio. Perugia, pur essendosi trattato della prima edizione, è sbarcato anche all’estero e sulla stampa straniera, vista la presenza alla manifestazione di 8 giornalisti di oltre confine".

Ma Perugia 1416 non è stata solo Palio ma un vero e proprio movimento culturale culminato con la sfida finale: 18 conferenze, 12 rappresentazioni teatrali, 120 figuranti per rione per un complessivo di 600, un numero medio di 50-60 persone per Rione che hanno lavorato all’evento, 12.500 persone presenti alla sfilata del 18 giugno, 600 costumi in parte acquistati ed in parte affittati dai figuranti con evidente beneficio per le sartorie artigianali dell’Umbria.

Forse l'elemento più importante è quello dello spirito di contrada che si è creato: entusiasmo non si è sopito, tanto è vero che si sta lavorando da tempo alla prossima edizione, cui i rioni si presenteranno costituiti formalmente in associazioni, con tanto di sartorie e nuove scenografie per rendere il corteo storico sempre pià bello e accogliente. 

L'opposizione ha parlato di numero insoddisfacenti mettendo in campo quelli di Umbria Jazz - spiegando che il Comune qui ha investito solo 50mila euro -: nei dieci giorni dell’edizione 2016 ha visto svolgere oltre duecento concerti con 25000 biglietti venduti solo per l’Arena Santa Giuliana. Tramite Umbria Jazz la nostra città è stata conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo anche da chi materialmente non ha potuto partecipare agli eventi ed ai concerti: infatti, nel 2016 con l’ausilio dei social network Perugia è stata visitata virtualmente da oltre due milioni di utenti Facebook, oltre che dalle varie visualizzazioni di video ed eventi live. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Palio di Perugia continua a dividere. "Non ha portato niente alla città" "Boom per gli alberghi: ecco i dati"

PerugiaToday è in caricamento