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Cronaca Ponte San Giovanni

Scatta la prevenzione anti-infertilità: l'11 per cento dei "papà" ha dei problemi

A Perugia screening andrologico gratuito per la prevenzione e la diagnosi precoce della infertilità maschile. Possono accedere i maschi fra 25 e 45 anni prenotando tramite CUP. Le visite nella struttura sanitaria di Ponte San Giovanni

Da tempo attenta alle problematiche maschili - per le quali sin dal 1998 ha attivato un ambulatorio di andrologia e sessuologia al consultorio di Madonna Alta e dal 2003 un analogo servizio all’interno del Consultorio Giovani di via XIV Settembre -, la USL Umbria 1, tramite il servizio consultoriale del distretto del Perugino, dà il via ad un programma di screening andrologico gratuito per la prevenzione e la diagnosi precoce dell’infertilità maschile: un problema di salute con risvolti psicologici, economici e sociali importanti. Le visite saranno eseguite presso il Poliambulatorio di Ponte San Giovanni (via Cestellini) tutti i giovedì dal 14 novembre al 12 dicembre previa impegnativa per  “screening andrologico per infertilità “ e prenotazione al CUP.
 
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) e l'American Fertility Society (A.F.S.) considera una coppia infertile quando non è in grado di concepire dopo almeno un anno di rapporti sessuali regolari non protetti. Si stima che almeno l’11% delle coppie in età procreativa abbia problemi di fertilità e nella metà di esse si riconosce una causa maschile da sola o in associazione con una  femminile: nell’ultimo decennio si è così sfatata l’idea che la sterilità dipenda prevalentemente da cause femminili. Di qui la volontà della USL Umbria 1, di riproporre, in continuità con i progetti precedentemente avviati, dei percorsi diagnostico-terapeutici dedicati al maschio per verificarne la salute procreativa.
 
Avranno l’opportunità di effettuare queste visite gratuite, che comprendono una valutazione ecografica testicolare, gli uomini con età compresa tra i 25 e i 45 anni. Un focus diagnostico sulla fertilità maschile è consigliato nei casi in cui si è sofferto di alcune patologie particolarmente implicate nella riduzione della potenzialità seminale come ad esempio patologie testicolari specialmente dell’età infantile ( testicolo ritenuto) e adolescenziale (varicocele), eventi infettivi locali anche remoti, patologie genitali, disfunzioni ormonali, condizioni genetiche e anche stili di vita sbagliati ma purtroppo sempre più diffusi specie fra i giovani (alcool, droghe leggere, fumo, rapporti non protetti, stress, farmaci).
 
Una rinnovata attenzione sulla salute procreativa del maschio non può che non avere una positiva riceduta sociale ma anche di risparmio economico sia pubblico che privato,  tenendo conto degli alti costi degli interventi tardivi specialmente quando richiedano un inevitabile ricorso alle tecniche di fecondazione assistita.

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