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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Raccordo e E 45 da incubo, insorge Ponte San Giovanni invasa dal traffico. Nasce il comitato: "Indispensabile Nodo o Nodino"

I Portavoce Fausto Cocciari e Luigi Ercolani: "libererebbe Ponte San Giovanni da una morsa che la sta soffocando"

Chi salverà Ponte San Giovanni dal traffico modello metropoli quando, spesso e volentieri, il Raccordo e la E45 vanno in tilt per incidenti e grandi flussi di traffico che dimostrano ancora una volta come le infrastrutture di ingresso e uscita di Perugia sono inadeguati ai nostri tempi. A difesa di Ponte San Giovanni è nato un comitato di "salvezza" formato da residenti che hanno deciso di fare un grande passo dopo che la goccia ha fatto traboccare il naso: per goccia intendiamo due giorni da incubo sul Raccordo (22 e 27 ottobre). I portavoce Fausto Cocciari e Luigi Ercolani hanno inviato un appello agli altri residenti del Ponte e delle aree limitrofe. C'è un primo punto fisso del comitato: il sì al Nodo o Nodino di Perugia. (il direttore Nicola Bossi)

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A nome del Comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni”?
I Portavoce: Fausto Cocciari e Luigi Ercolani

La disastrosa situazione di ingorgo del traffico venutasi a creare nei giorni di venerdì 22 (tir in bilico sul cavalcavia) e mercoledì 27 Ottobre (incendio di un camion in galleria), a Ponte San Giovanni e in larga parte del territorio comunale intorno a Perugia, ha accelerato il progetto di un gruppo di cittadini di Ponte San Giovanni di promuovere la costituzione, anche nel nostro Centro, di un Comitato che miri a difendere la popolazione dall’invasività di un traffico automobilistico, da molti anni causa di disagio e concreti timori di ripercussione sulla salute, oltre che sulla qualità della vita più in generale. Tali circostanze sono state, peraltro, solo la punta più alta di una situazione di normale difficoltà che quotidianamente affligge il nostro abitato.

Ponte San Giovanni ha subìto fin qui con malumori ed una sorta di rassegnazione una situazione che può, a buon diritto, essere considerata uno scandalo di portata nazionale, che fa sì che le centraline di rilevazione della qualità dell’aria nel nostro territorio segnalino costantemente valori di inquinamento largamente al di sopra dei limiti considerati accettabili. Tutto questo non è più tollerabile, tanto più che si parla, senza la necessaria chiarezza di informazione, di progetti già approvati e finanziati, ma che non diventerebbero operativi, non si sa se per l’opposizione manifestata da comitati locali o per contrasti fra le istituzioni a cui spetta dare il proprio assenso alla realizzazione, totale o parziale, di quell’indispensabile opera pubblica nota come “Nodo di Perugia”, che libererebbe Ponte San Giovanni da una morsa che la sta soffocando.

Il nascente Comitato, a cui si spera aderiranno numerosi i cittadini di Ponte San Giovanni, intende operare in unità di intenti con le varie Associazioni presenti nel territorio, con i nostri eletti nelle Istituzioni a vari livelli e con l’apporto di competenze che vorranno aderire ai nostri propositi, per stimolare in coloro a cui compete una presa di posizione che vada nella direzione che abbiamo indicato, non escludendo un confronto o una comune azione con altri soggetti che condividono le nostre stesse esigenze di difesa della salute dei cittadini, di miglioramento della qualità della vita e, al più alto livello possibile, di tutela ambientale e paesaggistica.

Il nascente Comitato - denominato “Chi salverà Ponte San Giovanni?” - prevede a breve di assumere iniziative per raccogliere, in pubblici confronti, la necessaria informazione sullo stato del progetto e le adesioni dei cittadini alle finalità che abbiamo esposto. Ringraziamo per il cortese accoglimento della nostra richiesta di pubblicazione.


 

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