rotate-mobile
Cronaca Assisi

Assisi, la cena propiziatoria del Calendimaggio finisce a botte: nessun colpevole

L'episodio era avvenuto nel 2013, dopo dieci anni e svariati testimoni, il processo si è chiuso con l'assoluzione dell'imputato

La cena propiziatoria del Calendimaggio, nella piazza di Assisi, nel 2013, era finita con una scazzottata tra due persone. Una era poi finita sotto processo con l’accusa di lesioni personali.

L’imputato, difeso dall’avvocato Delfo Berretti, secondo la Procura avrebbe aggredito l’altro, costituitosi parte civile tramite l’avvocato Sauro Galli, “colpendolo violentemente con un pugno all’occhio destro, cagionando allo stesso lesioni personali”, consistite in “ferita da taglio zigomo destro, ematoma periorbitale destro, emorragia sottocongiuntivale occhio destro, giudicate guaribili in un periodo superiore a 40 giorni”.

All’epoca, il primo maggio del 2013, intervennero i Carabinieri e nel corso del processo sono stati sentiti dieci testimoni che hanno raccontato quanto visto e sentito in piazza quella sera.

Il giudice monocratico del Tribunale penale di Perugia ha assolto l’imputato ritenendo”insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, o che l'imputato lo abbia commesso, o, ancora, che costituisca reato”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Assisi, la cena propiziatoria del Calendimaggio finisce a botte: nessun colpevole

PerugiaToday è in caricamento