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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

"Mi hai aperto con il taglierino", due sotto processo per le lesioni con coltello e le sedie dei bar

Lite in centro storico a Perugia. Uno degli imputati è anche parte civile e chiede 10mila euro di risarcimento

“Ho trascorso un po’ di ore in compagnia dei miei amici, verso la fine della serata iniziavo una discussione con lui per futili motivi che è durata per vari minuti. Al termine della quale estraeva qualcosa dalla tasca dei pantaloni e iniziava a colpirmi. Io non capivo cosa avesse in mano, non riuscivo a vederlo, ma sentivo a ogni colpo del bruciore e poi tanto sangue. Mi hai aperto con il taglierino”.

È il racconto, di parte, fatto da un 39enne che risulta parte civile e imputato in un procedimento per lesioni personali, assistito dall’avvocato Sabrina Montioni, a seguito di una lite avvenuta a Perugia, in piazza della Repubblica, nella notte del 10 maggio del 2021. Costituito parte civile chiede 10mila euro di risarcimento danni.

L’altro imputato, difeso dall’avvocato Luisa Manini, è accusato di lesioni aggravate “perché nel corso della lite occorsa in Perugia, in piazza della Repubblica”, tra un bar e una libreria, “attingeva per tre volte la vittima con un coltello multiuso di colore mimetico, in particolare, all’orecchio sinistro, nello spazio interdigitale della mano sinistra e nella regione sovrascapolare posteriore sinistra, cagionando lesioni personali consistenti in una duplice ferita da taglio e punta alla scapola, sopra l’orecchio e alla mano. Ferite giudicate guaribili in 10 giorni”.

Con l’aggravante di aver utilizzato un coltello per il porto abusivo del quale è stato anche denunciato.

La vittima, accoltellata, cercava di fuggire, ma veniva inseguita dall’aggressore e così per difendersi prendeva una sedia del bar per respingere i colpi. Poi fuggiva in via Baldo, prendendo un’altra sedia di un altro locale e la lanciava contro l’aggressore che continuava a inseguirlo. In lontananza vedeva una pattuglia e chiedeva aiuto.

Anche la parte civile, però, è accusata di lesioni perché nel corso della lite afferrava l’altro per il collo, facendolo cadere a terra, tirandogli calci, lanciandogli sacchi dell’immondizia contenente vetro, colpendolo al volto con una sedia lanciata durante l’inseguimento con frattura parcellare dell’emipiatto tibiale e di un dito e altre ferite, tutte giudicate guaribili in 30 giorni, dovute anche ai calci e pugni sferrati mentre la vittima era seduta su dei gradini in piazza.

Sul luogo della lite venivano ritrovati e schedati dalla Polizia scientifica il coltello multiuso, un paio di scarpe, una tshirt, una pellicola per cellulare, sporca di sangue e un paio di jeans, tutto quanto sporco di sangue.

Nel corso dell’udienza di oggi sono stati sentiti i primi testimoni. I due imputati sono stati anche denunciati per la violazione delle norme sul coprifuoco e uno ha ricevuto un Daspo urbano.

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