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Cronaca

Sesso, amore e morte: il libro ad alto tasso erotico che scuote Perugia

Un libro ad alta tensione erotica scuote il perbenismo della Vetusta. Che però, in materia di sesso, si dice sia tutt’altro che “parruccona”

Un libro ad alta tensione erotica scuote il perbenismo della Vetusta. Che però, in materia di sesso, si dice sia tutt’altro che “parruccona”. In copertina una Venere con Amorini e volume dal titolo “Sorride Annalisa” (sottotitolato: “Romanzo d’amore”). L’autore si firma Adele Lovani. Evidentemente uno pseudonimo, anche se “Europa edizioni” (che distribuisce presso la libreria Morlacchi) tiene la bocca cucita, lasciando intendere di voler conservare il mistero.

Di che tratta il libro? Racconta tre settimane di fuoco fra i travertini della vetusta: erotismo declinato in tutte le sue innumerevoli varianti. Scrive l’autore: “Annalisa incontrò venti giorni solenni e grandiosi di amore tenerissimo e multiforme, perfino torrido, più grande di ogni sua fantasia, grande come il mare…”. La passione (prevalentemente etero, con qualche pennellata omo) nasce e si realizza tra le mura della città del Grifo. Vengono precisamente nominati luoghi come Porta Marzia, corso Cavour e un bar ivi ubicato. Ma anche location come camere di studenti o la stazioncina di Sant’Anna: il che fa propendere per la possibile provenienza di Annalisa, la protagonista, dalla zona dell’Alto Tevere.

Un libro in cui Eros e Thanatos (Amore e Morte) s’intrecciano con imprevedibile intersezione: da un incidente d’auto, uno strano e rovente rapporto alla “famolo strano!”. Posto che vi sia autobiografia, i protagonisti (lui e lei) sono colleghi d’ufficio e lavorano in centro. Le modalità descrittive dell’approccio e della “filosofia” erotica che presiede alle esperienze narrate sembrano far capo a una sensibilità e a una psiche tipicamente maschile. L’esergo è siglato con le iniziali L. F. che corrispondono al solo cognome Lovani e non perfettamente al nome (ma c’è chi dice che L stia per “Lisa”).

C’è scritto: “Sia il Papa che Cicciolina usano sempre la stessa parola, Amore. Se avessero voluto intendere cose tanto diverse, avrebbero usato parole diverse, no?”. Certo che il libro è ben scritto e coinvolge. All’abilità investigativa dei perugini il compito di individuarne l’autore. Tra ipotesi di attribuzione e gossip si dipana l’indagine letteraria, con pennellate di malignità. 

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