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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

L’orologio della Perugina di via Mario Angeloni è in tilt. A breve l’intervento dell’orologeria Pazzaglia che lo ha "adottato"

L’orologio della Perugina di via Mario Angeloni è in tilt. A breve l’intervento dell’orologeria Pazzaglia che lo ha adottato. L’orologio non tiene l’orario. Ma non è rotto: si tratta di una semplice interruzione di alimentazione elettrica che ne ha provocato il default. Gli uffici hanno dichiarato che l’orologio non va perché non è più alimentato. Falso. O, per meglio dire, “approssimativo”. Le cose stanno diversamente. La corrente elettrica, infatti, arriva. Tanto che l’ascensore che porta alla passerella è regolarmente funzionante. E l’alimentazione proviene dalla stessa fonte, gentilmente garantita da Umbria Mobilità. Deve però esserci stata un’interruzione che ha starato l’orario. L’altro ieri le sfere segnavano le 15:30. Ieri mattina l’orologio “camminava”, ma segnando l’ora sbagliata. Nessun sabotaggio. La telecamera di controllo a due metri potrà testimoniare che non c’è stato alcun sabotaggio, né atto malevolo. Si tratta di un semplice incidente tecnico.

Come procedere?
Ci risponde Palmiro Pazzaglia, titolare del laboratorio orologeria di piazza Ansidei: “Per rimettere l’orologio è necessario accedere al box sottostrada,2 Orario di ieri mattina-2 chiuso da un cancello metallico e da una porta”. Aggiunge: “La chiave è custodita da Umbria Mobilità, con cui dovremo raccordarci”. Precisa: “Rimettere l’orario dall’esterno, agendo sulle lancette dell’orologio, non è possibile. Occorre invece operare dalla centrale che comanda l’insieme. Per questo è necessario scendere alla stazione di controllo del motore e accedere al meccanismo”. 

Faccio tutto gratis. 
Alla domanda su quanto costi l’intervento, Palmiro Pazzaglia risponde: “Lo faccio gratis. Quest’orologio, simbolo della storia perugina [segnava l’orario di entrata e uscita delle maestranze allo stabilimento di Fontivegge, ndr], lo sentiamo anche un po’ nostro”. Spiegaci perché “Come ricorderai – su tua segnalazione e interessamento di un gruppo facebook capitanato da Leonardo Beardi – ci abbiamo messo le mani restituendogli piena efficienza”.

4 La targa commemorativa-2Perché oggetto ‘di famiglia’?
“Lo sai bene e lo hai visto con i tuoi occhi. Quell’orologio è rimasto nel nostro laboratorio per oltre un anno. Quelli del Comune non venivano mai a ritirarlo, non avendo deciso dove collocarlo. Così ci siamo affezionati”.

Collocazione infelice.
L’Inviato Cittadino osserva incidentalmente che, dopo tutti questi sforzi, quell’orologio avrebbe meritato una collocazione che lo rendesse visibile. Mentre è nascosto al piano di arrivo dell’ascensore sulla passerella di via Mario Angeloni. Protetto dalla tettoia, ma quasi invisibile: da cercarsi col lanternino. Comunque, come si dice, “Mai dire mai”. Vedi tu che lo si possa far scendere ai “piani bassi”?

Allora, che si fa?
Si resta in attesa di un appuntamento fra i Pazzaglia (Palmiro o il figlio Nicola che ha operato sul manufatto) e qualcuno di Umbria Mobilità. A posto per Natale?
L’augurio è che il lavoro (“una decina di minuti o poco più”, dice Pazzaglia) possa essere completato entro le festività natalizie. È chiedere troppo?

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