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Cronaca

Guerra Russia-Ucraina, il consiglio regionale dell'Umbria unito: "Siamo la terra del Poverello e di Capitini: senza distinguo contro i cannoni"

"Unione europea, ogni singolo Stato e ogni Regione devono fare tutto quanto possibile per porre fine fin da subito ad una aggressione militare che finirà, come sempre accade, per provocare morti civili"

Posizione comune, all'insegna dello stop alla guerra e ritorno al dialogo tra Russia e Ucraina, di tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione a Palazzo Cesaroni che hanno redatto una nota comune.  “Non possiamo accettare che la parola guerra torni ad echeggiare in Europa, riportando d’attualità situazioni tragiche, conflitti e devastazioni che pensavamo di aver accantonato per sempre, relegandole ai periodi bui del confronto diplomatico sostituito dallo scontro armato. L’Unione europea, ogni singolo Stato e ogni Regione devono fare tutto quanto possibile per porre fine fin da subito ad una aggressione militare che finirà, come sempre accade, per provocare morti civili, lutti e sofferenze in popolazioni innocenti, che non meritano di tornare a sentire  tuonare i cannoni”. Lo dichiarano i capigruppo consiliari all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Simona Meloni (Pd), Eleonora Pace (FdI), Thomas De Luca (M5S), Stefano Pastorelli (Lega), Paola Agabiti (Tesei presidente), Andrea Fora (Patto civico), Roberto Morroni (FI) e Vincenzo Bianconi (Misto).

“Le immagini che tutto il mondo sta vedendo non devono trovarci indifferenti e non possiamo far finta di non vedere. La guerra – rimarcano i capigruppo - non deve tornare a far parte del nostro vocabolario e ad essere una plausibile alternativa alla diplomazia e alle pacifiche relazioni internazionali. I tempi in cui le controversie internazionali potevano risolversi solo con le armi sono ormai trascorsi e la stessa nostra Costituzione lo sancisce. L’Umbria, terra del messaggio di pace lanciato da San Francesco e Aldo Capitini, deve levare la propria voce contro questo assurdo conflitto, senza divisioni o distinguo”. 
 
 

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