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Cronaca Foligno

Garza lasciata nell'addome dopo il parto cesareo, ostetrica condannata al risarcimento all'ospedale

Un'altra collega aveva già risarcito la sua parte. La Corte dei conti riconosce l'errore per negligenza e imperizia

Garza dimenticata nell’addome di una donna che aveva partorito con il taglio cesareo, l’ostetrica finisce davanti alla Corte dei conti per rispondere di danno erariale nei confronti dell’Azienda ospedaliera di Foligno.

L’ostetrica è stata citata in giudizio, difesa dagli avvocati Stella Rossi e Kostanza Tomaino, “per la condanna, a titolo di responsabilità parziaria gravemente colposa, al risarcimento del danno in favore dell’Azienda ospedaliera di Foligno pari a 15.000 euro ... da ripartire (in proporzione alla quota ritenuta di responsabilità) con altro collega” la cui posizione è già stata definita dalla Corte dei conti.

Secondo la Procura contabile l’ostetrica deve rifondere l’Azienda ospedaliera dopo che l’assicurazione aveva risarcito la paziente, “vittima di un errore sanitario in occasione del parto cesareo … all’esito del quale era stata riscontrata la presenza nella cavità addominale della paziente di un corpo estraneo (una garza), che aveva reso necessario un successivo intervento” per fermare l’infezione “con postumi dannosi per la madre e per il neonato”.

Per la Procura “la dimenticanza di una garza nell’addome dell’operata è con ogni evidenza connotata - per consolidata giurisprudenza - da manifesta imperizia e negligenza” da punire con “la condanna con spese giudiziali ed accessori ... nella misura di 4.717 euro”.

L’ostetrica per non affrontare il giudizio ha chiesto di poter essere riammessa nei termini di legge per poter risarcire il danno ed estinguere così il giudizio. La Procura ha dato atto della congruità del pagamento e la Corte dopo aver attestato il versamento ha chiuso il caso.

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