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Cronaca Assisi

Furti ed estorsioni tra Bastia Umbra e Assisi, sotto processo banda di malviventi

Chiesti 500 euro a un derubato per restituire l'orologio, 50 euro la tariffa per riconsegnare una bici sparita

Una banda organizzata che prima rubava orologi, telefoni e borsette da donna, poi contattava i derubati e proponeva la restituzione dietro pagamento di un riscatto. Per la giustizia si tratta, però, dei reati, cioè ricettazione ed estorsione.

Il gruppo, difeso dagli avvocati Nicotra, Brambatti, De Santis e Ficai, è accusato di ricettazione per avere “al fine di trarne profitto acquistato o comunque ricevuto” un telefono cellulare rubato ad una signora a Bastia Umbra.

Un’accusa di estorsione riguarda la richiesta ad un uomo di “pagare 50 euro per ritornare in possesso di una bicicletta che gli era stata rubata, paventando diversamente la minaccia di perdita della stessa, procurando a sé o ad altri un ingiusto profitto con danno altrui” a Bastia Umbra.

Un altro episodio di estorsione è quello nei confronti di un altro derubato al quale sono stati chiesti 500 euro “per ritornare in possesso di un orologio precedentemente rubatogli” a Bastia Umbra e “paventando diversamente la perdita dello stesso”.

Ancora ricettazione, sempre di un telefono cellulare, rubato a una donna ad Assisi e di averlo utilizzato personalmente da uno del gruppo.

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