Festa al Rettorato finita male, studente ubriaco si scaglia contro la polizia
La musica eccessivamente alta hanno fatto sì che alcuni residenti chiamassero il 113 per far cessare la festa organizzata sui giardini del Rettorata, peccato sia finita male
Una festa indetta sui giardini del rettorato, a volte, può essere un mix letale di musica a tutto volume e qualche bicchiere di troppo in perfetto stile Animal House. Il problema è però quando gli organizzatori non fanno i conti con l’ora tarda e i residenti che potrebbero spazientirsi.
Le prime chiamate al 113 sono, infatti, arrivate all’una di notte. Diversi persone si lamentavano del fatto che, in occasione di una festa cui partecipavano alcune decine di ragazzi, giungessero dai giardini del rettorato schiamazzi prolungati e musica a tutto volume.
Ad intervenire sul posto le Volanti che hanno raggiunto la zona ed hanno trovato una cinquantina di giovani, molti dei quali chiaramente in preda ai fumi dell’alcool, che cantavano e ballavano.
Per evitare un intervento troppo brusco, che avrebbe potuto scaldare gli animi, gli agenti hanno individuato il deejay, spiegandogli, che, vista l’ora, era il caso di abbassare il volume della musica.
Tutto tranquillo se non fosse stato per quel ragazzo che un ragazzo di 27 anni, E.M., che ha immediatamente inveito contro gli agenti, insultandoli pesantemente e minacciando di picchiarli se non se ne fossero andati.
Visto il suo palese stato d’ebbrezza, i poliziotti hanno tentato di calmarlo e di farlo desistere da un tale atteggiamento, rappresentandogli le conseguenze in cui egli sarebbe altrimenti incorso.
Tuttavia, E.M., che nel frattempo, a causa della sua scarsa lucidità, era persino caduto in terra, ha continuato a minacciare gli agenti che lo aiutavano a rialzarsi, arrivando a colpirne uno con una manata al volto; a questo punto, le Volanti lo hanno condotto in Questura e denunciato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
