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Cronaca

Covid in Umbria, il bollettino del 24 giugno: tutti i dati aggiornati

Gli attualmente positivi sono 10.417, processati 567 tamponi e 2.789 test antigenici

La curva del contagio da coronavirus in Umbria continua a salire. Attualmente positivi sopra i 10mila e lieve crescita dei ricoveri. Nell'ultimo giorno sono stati registrati 976 nuovi positivi e 508 guariti. Non ci sono nuovi decessi. 

Secondo il bollettino della Regione Umbria e della Protezione Civile, aggiornato alle 8 di venerdì 24 giugno 2022, sono 10.417 (+468 rispetto al 23 giugno) gli attualmente positivi al coronavirus in Umbria. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 567 tamponi e 2.789 test antigenici in tutta la regione. 

Al 24 giugno sono 122 (+4 rispetto al 23 giugno) i positivi ricoverati negli ospedali dell'Umbria - di cui 1 (dato invariato) in rianimazione, 94 (+4 rispetto al 23 giugno) in area medica Covid e 27 (dato invariato) negli altri ospedali - e 0 (dato invariato) gli ospiti nelle Rsa Covid. 

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Covid e vaccini, il nuovo appello

Coletto lancia un nuovo appello sul fronte vaccini: "Da un’analisi delle ospedalizzazioni – spiega l’assessore – emerge che l’età media delle persone con necessità di cure ospedaliere è intorno ai 79 anni. Tra i soggetti over 80 ricoverati, nessuno e quindi il 100 per cento, ha fatto la quarta dose e tutti hanno superato la soglia dei 120 giorni dall’ultima somministrazione di vaccino".

Secondo l'assessore alla Salute della Regione Umbria "sulla somministrazione della quarta dose siamo indietro (solo il 12,01 della popolazione per la quale è consigliata), non tanto per la categoria delle persone fragili, ma per gli over 80 che sono certamente esposti a maggior rischio di sviluppare malattia severa e che con la somministrazione della quarta dose da subito, avrebbero una copertura decisamente più efficace".

Coletto ricorda "le più recenti raccomandazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) secondo le quali  il beneficio per la salute pubblica della somministrazione di una seconda dose di richiamo di mRNA per il COVID-19, è stato valutato come più evidente nelle persone di età pari o superiore a 80 anni e la somministrazione immediata di una seconda dose di richiamo in questa popolazione, è risultata ottimale in situazioni in cui la circolazione virale era alto o in aumento".  

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