Occupa una casa: gli agenti lo invitano a uscire, ma lui tira fuori il coltello
Un uomo era andato semplicemente a controllare il suo appartamento sfitto in corso Garibaldi, ma una volta entrato ha trovato tre intrusi. Senza farsi prendere dal panico ha immediatamente chiamato le Forze dell'ordine
Una lunga lista di reati che vanno dall’invasione di edifici, resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale fino alla violazione della legge sull’immigrazione. A rendersi responsabile della lunga sequela un 31enne tunisino, nullafacente, irregolare, con una fedina penale particolarmente nutrita di precedenti. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Perugia Fortebraccio, coadiuvati dal personale della locale Polizia Provinciale, all’interno di un’abitazione situata in una via adiacente a Corso Garibaldi.
Il 31enne è stato, infatti, sorpreso in compagnia di due connazionali, anch’essi irregolari, mentre occupavano tranquillamente un edificio che si trova al prima piano di una palazzina. Ad allertare le forze dell’ordine direttamente il proprietario, un 60enne tuderte, che era andato a controllare l’appartamento, ha potuto constatare la rottura della porta d’ingresso.
Una volta entrato si è reso conto che la casa era stata occupata dai tre uomini. Per niente intimorito, il proprietario ha avvisato i carabinieri che giunti con una pattuglia unitamente alle unità di supporto della polizia provinciale, dopo aver faticato non poco a farsi aprire la porta di casa in quanto a nulla erano valsi gli inviti alla ragione rivolti agli estranei, sono riusciti alla fine di una prolungata opera di persuasione a convincere i presenti.
Dalle prime verifiche è stato possibile confermare la tesi accusatoria del proprietario ed agli inviti a rilasciare l’immobile rivolti ai tre dal personale intervenuto, uno di essi, quello più esagitato, ha iniziato a minacciare gli agenti con il coltello. Alla fine non è restato che bloccare il malviventi e mettere in manette il 31enne armato. L’uomo è stato adesso rinchiuso nel carcere di Capanne tradotto dopo essere stato giudicato con rito direttissimo dalla magistratura perugina, mentre a carico degli altri, rispettivamente di 28 e 21 anni, è scattata la denuncia a piede libero. Avviate le procedure per la loro espulsione dal territorio nazionale.
