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Cronaca

Vaccini anti-Covid: ecco chi e come vigilerà su reazioni avverse, effetti indesiderati e segnalazioni

Il compito di farmacovigilanza spetta all'Aifa (Agenzia italiana del farmaco), che ha pubblicato sul proprio sito delle Faq specifiche con le risposte alle domande più comuni dei cittadini

Come funziona la Rete Nazionale di Farmacovigilanza?
La Rete Nazionale di Farmacovigilanza è un sistema di raccolta delle segnalazioni di sospetta reazione avversa a farmaci e vaccini che fa capo ad AIFA e si avvale della collaborazione di Regioni e Provincie Autonome, Aziende Sanitarie Locali, Ospedali e Istituti di ricerca.

Tutti collaborano ad assicurare un adeguato flusso di informazioni. Le segnalazioni di sospetta reazione avversa possono essere effettuate da medici, da altri operatori sanitari e dagli stessi cittadini. I Responsabili Locali di Farmacovigilanza (RLFV), i Centri Regionali di Farmacovigilanza (CRFV) e AIFA verificano quotidianamente le segnalazioni, richiedono eventuali informazioni aggiuntive e valutano il nesso di causalità, ciascuno per le proprie competenze. Dalla rete nazionale le segnalazioni confluiscono poi in EudraVigilance, database europeo gestito dall’EMA, e all’Uppsala Monitoring Center dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il sistema nazionale di farmacovigilanza si occupa inoltre di promuovere anche studi più approfonditi di farmacovigilanza e di farmacoepidemiologia (la cosiddetta farmacovigilanza attiva), nonché attività e iniziative di promozione della segnalazione e di comunicazione rivolte sia ai cittadini che agli operatori sanitari.

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