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Cronaca

Detenuto vuole acquistare e ascoltare i cd del suo cantante preferito, ma è vietato dai regolamenti carcerari

Il divieto riguarda un detenuto al "carcere duro": all'interno dei dischi potrebbero essere registrati messaggi provenienti da sodali delle organizzazioni criminali

Il detenuto al 41bis, il cosiddetto carcere duro per i detenuti per mafia, non può ascotlare la musica su Cd rom: c’è il rischio che ci siano registrati messaggi dall’esterno.

Così la pensano il magistrato di Sorveglianza di Spoleto e il Tribunale di Perugia sul ricorso di un detenuto al 41bis “il quale aveva lamentato di non essere stato autorizzato ad acquistare e detenere, all'interno della camera di pernottamento, compact disc (CD) musicali e relativi lettori digitali”. Per i magistrati il divieto di acquisto servirebbe a “scongiurare la presenza di contenuti impropri”.

La difesa del detenuto, invece, ha sostenuto che la “possibilità del detenuto di ascoltare musica” si configura come una “attività rientrante nel trattamento rieducativo” e che l’acquisto sarebbe avvenuto solo tramite canali ufficiali, con prodotti originali e con marchio Siae, quindi difficilmente manomissibili.

Per la Corte di Cassazione l’amministrazione penitenziaria può autorizzare l’utilizzo di apparecchio per l’ascolto di cd rom musicali, previo controllo, e il Tribunale di Sorveglianza deve riesaminare il caso.

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