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Cronaca

Assalti in serie alle banche, un colpo anche in Umbria: predone catturato

In manette un cinquantenne di Orte: le indagini dei carabinieri sono iniziate dopo un colpo in un istituto di credito in provincia di Ancona. Assieme ad altri complici, l’uomo avrebbe rubato quasi trecentomila euro

Quasi trecentomila euro in tre colpi in banca. Quello che invece non gli è riuscito, si è rivelato “fatale”. A finire in manette è un uomo di 53 anni di Orte, ritenuto responsabile – assieme a quattro complici – di tre rapine in banca e una tentata.

Le indagini, portate avanti dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale dell’Arma di Ascoli Piceno in collaborazione coi colleghi del nucleo operativo di Osimo (Ancona) e della stazione di Orte – sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Ancona – hanno preso le mosse da una rapina messa a segno nel settembre del 2022 ai danni di un istituto di credito di Camerano, in provincia di Ancona: in quella occasione, due persone - con il volto coperto da passamontagna – erano entrate nella banca dopo avere forzato una finestra e si erano fatte consegnare da uno dei dipendenti 140mila euro.

Le successive indagini effettuate in dai militari della compagnia osimana in sinergia con i colleghi del nucleo investigativo del reparto operativo di Ancona, hanno consentito di raccogliere elementi in ordine alla partecipazione dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine, in un altro analogo episodio: una tentata rapina ad un istituto di credito ad Acquasparta a gennaio del 2023, quando i componenti della “batteria” fecero un foro nella parete perimetrale della filiale, non riuscendo a mettere a segno il colpo per l’intervento dei carabinieri di Terni, che identificarono l’uomo, localizzando una struttura ricettiva dove alloggiavano due complici.

Il nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Ascoli Piceno è riuscito, poi, a raccogliere elementi in ordine alla partecipazione dell’uomo in altre due rapine: una a Grottammare (Ascoli Piceno) nell’ottobre 2022 e l’altra a San Benedetto del Tronto a novembre dello stesso anno. In questi due episodi, sempre con il volto coperto da passamontagna e armati di taglierino, dopo aver fatto accesso nelle filiali mediante effrazione delle finestre, riuscirono a farsi consegnare la somma complessiva di 141.500 euro, per poi darsi alla fuga. 

L’attività d’indagine ha evidenziato come l’uomo ricoprisse, nell’ambito della “batteria”, un essenziale ruolo nella preparazione dei colpi, come “basista” e come “palo”, occupandosi, in primo luogo, degli aspetti logistici.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ancona, nel provvedimento di custodia cautelare ha sottolineato la “minuziosa organizzazione, le collaudate modalità operative, la determinazione e l’audacia dimostrate, tutti indici di elevata professionalità e pericolosità degli indagati”.

Quattro, come detto, le denunce a piede libero nei confronti dei presunti complici.

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