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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Citerna

Lei non parla italiano e il pappone le scrive la tariffa per il sesso sulla mano

Sono stati arrestati due "sfruttatori" accusati di aver costretto una giovane di 24 anni a prostituirsi. L'arresto è avvenuto questa mattina, 9 aprile

Non sapeva una parola di italiano. Sulla mano una cifra scritta a penna che mostrava ai clienti ogni volta che si avvicinavano per chiederlo in cambio di denaro una prestazione sessuale. Trenta euro, era questo il valore del suo corpo che i suoi “protettori” avevano deciso per lei.

Alla fine, dopo due settimane, stanca dei continui maltrattamenti, sfociati più volte in pestaggi senza pietà, tanto da romperle un dente, ha deciso di fermare una pattuglia dei carabinieri, chiedendo aiuto con qualche frase in inglese. La giovane era comunque arrivata nel mese di febbraio con la promessa di un lavoro da barista, ma dopo qualche ora subito iniziato l’incubo: condotta nel piazzale della stazione ferroviaria di Caserta era stata costretta a prostituirsi.

I fatti, avvenuti a Caserta, hanno però permesso di individuare i due "sfruttatori" che sono stati presi, questa mattina, 9 aprile, a Frattamaggiore (Napoli) e Citerna (Perugia), arrestati con l’accusa di sfruttamento della prostituzione, su ordine del Gip del Tribunale di Napoli Nord. Una terza indagata, una donna albanese che avrebbe convinto la ragazza a trasferirsi dal "Paese delle Aquile" all'Italia, è all'estero. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord. Una terza persona. Gli investigatori ritengono che gli arrestati stessero per andare all'estero, probabilmente in Albania per agganciare altre sprovvedute ragazze.

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