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Cronaca

Maltrattamenti, botte e insulti, così due maestre umiliavano i bimbi dell'asilo: indagate

Chiuse le indagini da parte della Procura di Perugia: "Atteggiamenti aggressivi e violenti da cui sono derivati pericoli di malattia psichiche e fisiche"

Bambini maltrattati, insultati e puniti senza motivo. Per questi atti di violenza, fisica e psicologica, la Procura di Perugia ha indagato due maestre di una scuola dell’infanzia della provincia di Perugia.

L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato ai difensori delle due maestre, gli avvocati Diego Duranti e Flavio Grassini.

Le due educatrici sono accusate di aver “abusato dei mezzi di correzione e disciplina dei minori loro affidati per ragioni di educazione, istruzione, cura e custodia, irrogando punizioni eccessive per indisciplina dei minori medesimi”. Secondo l’atto d’accusa la maestre avrebbero punito i bimbi con “isolamento e attesa in piedi per lungo tempo, anche in stanze al buio o nei bagni, nonostante li sentissero piangere e urlare per lo sconforto, come pure nell’esercitare pressione sulle mani dei bambini con forchette (fino a lasciare segni visibili sull’epidermide) o confinarli in bagno per non aver avvisato di impellenti bisogni fisiologici”.

Da questi atti, secondo i genitori dei 18 bambini coinvolti, sarebbero derivati “pericoli di malattia, nella forma del disagio psichico” e in alcuni casi con “manifestazioni patologiche come diarrea, sindrome da stress, attacchi di pianto irrefrenabili”. Sintomi che avrebbero portato a visite mediche e poi esposti alla Procura. Alcuni genitori si sono affidati ad un gruppo di legali, composto dagli avvocati Daniela Casaccia, Riccardo Minelli e Giuseppe De Lio, per tutelare i propri figli in un eventuale processo che dopo la chiusura delle indagini si fa sempre più vicino.

I comportamenti contestati alle due maestre sarebbe avvenuti anche in passato e solo l’emergenza sanitaria vi ha messo fine, visto che con l’interruzione dell’attività scolastica a marzo i bambini non hanno più visto le educatrici. Le quali nel frattempo sono state indagate e sentite dagli investigatori con l’assistenza dei propri legali.

La Procura contesta alle due maestre anche una lunga serie di violenza su alcuni bambini, con “atteggiamenti aggressivi e violenti”, con percosse e ingiurie, episodi di sopraffazione che avrebbero danneggiato i bambini sia a livello fisico sia psichico.

In particolare le due educatrici avrebbero colpito con “scappellotti e nocchini i bambini, nonché strattonandoli, per redarguirli quando si opponevano all’ingestione di cibo loro sgradito o avevano fatto cadere bicchieri”, altre volte “nell’imboccarli forzatamente finché non avessero ingerito tutto il cibo” provocando crisi di vomito. Spesso avrebbero utilizzato espressioni ingiuriose come “quanto sei tonto, vergognati, il prossimo anno vai a scuola” dopo che il bimbo aveva sbagliato a colorare un disegno, uscendo dagli spazi. Un altro bimbo sarebbe stato insultato perché impossibilitato ad allacciarsi le scarpe da solo. Una maestra l’avrebbe appellato come “quell’handicappata”.

Contestati anche episodi di violenza fisica come il “tirare loro i capelli e le orecchie come forma punitiva” e “colpire con uno schiaffo sulla bocca uno degli alunni, causando, a causa della forma dell’anello indossato, un sanguinamento al labbro”.

Le due maestre, infine, non avrebbero provveduto a cambiare i pannolini ai bambini.

Con la notifica della conclusione delle indagini le due maestre, con i loro avvocati, avranno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogate, depositare memorie e documenti. Poi si passerà alla fase preliminare con la richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione delle accuse davanti al giudice.

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