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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Assisi, arriva in città una delle biciclette del leggendario Gino Bartali

Sarà conservata per un paio di mesi al “Museo della Memoria, Assisi 1943 -1944”

“Il bene si fa e non si dice e certe medaglie si appendono all'anima e non alla giacca” diceva il grande ciclista Gino Bartali. Le sue non erano parole dette al vento, erano pensieri saldi come saldi erano i documenti che nascondeva all’interno della canna della sua bici. Non carte qualunque, ma documenti falsi stampati ad Assisi che trasportava durante i suoi allenamenti agli ebrei di Firenze. 

Oggi, uno di quegli oggetti di salvezza, una di quelle biciclette che gli ha permesso di arrivare secondo al Tour de France nel 1949, arriva ad Assisi al “Museo della Memoria, Assisi 1943 -1944” le cui sale ospitano già la cappellina di Gino Bartali.

La nipote di Bartali racconta: “Con piacere abbiamo accolto l’invito del Museo della Memoria di valorizzare una delle bici del nonno - spiega Gioia Bartali - ringrazio il collezionista che l’ha messa a disposizione, noi familiari infatti non abbiamo bici perché il nonno, con il suo animo gentile, le ha donate tutte ed ora sono in mano a collezionisti e ciclisti. Sono felice che ora questo cimelio possa essere esposto al Museo”. 

Il cimelio è stato concesso per un paio di mesi dal collezionista Gianfranco Trevisan di Padova, e verrà mostrato al pubblico martedì 18 luglio alle ore 18.00 nei locali del Museo. Per l'occasione saranno presenti il vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, Gioia Bartali, nipote del grande campione, Faustino Coppi, figlio di Fausto che vinse il Tour del 1949 e che con Bartali ha dato vita a grandissimi duelli che appassionarono gli italiani nel dopoguerra. 

Non mancheranno il sindaco della Città di Assisi, Stefania Proietti, e Marina Rosati, ideatrice e curatrice del Museo della Memoria che spiega: “Il Museo sta crescendo nell'apprezzamento dei visitatori, nelle iniziative nelle scuole, nella promozione di accoglienza di Assisi. Ci mancava la bicicletta di Bartali ed ora grazie a questo collezionista e all'intercessione della nipote Gioia sarà un piacere ospitare un pezzo così importante di storia. Tante persone vengono e chiedono di conoscere la storia di Bartali che in queste sale raccontiamo insieme alla sua grande fede, al suo talento come ciclista e soprattutto al suo grande cuore”. 

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