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Domenica, 28 Aprile 2024
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Processionarie, pericolo per bambini e animali: cosa fare, i consigli degli esperti

I consigli del servizio Igiene e Sanità pubblica dell’azienda che raccomanda di prestare attenzione soprattutto in presenza di bambini e di cani

Gli esperti della Usl Umbria 1 spiegano con una nota come prevenire i danni delle processionarie, lepidotteri ricoperti di peli urticanti (presenti anche tra i nidi, abbandonati e non) che a contatto e la pelle, o le mucose di uomini e animali, provocano infiammazioni e reazioni allergiche che possono avere esiti anche gravi. In queste giornate fredde chi ha pini e cedri nei giardini ha il tempo per eliminare i bozzoli delle processionarie che si sono formati sui rami. Febbraio, infatti, è l'ultimo mese per effettuare l'attività di rimozione dei nidi in quanto le larve sono ancora al loro interno.

 “E’ necessario - spiega il dottor Alessandro Maria Di Giulio, responsabile dell'attività di disinfestazione del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell'Usl Umbria 1 - rimuovere i nidi mediante il taglio del ramo sul quale si è sviluppato il bozzolo e metterlo in un contenitore con acqua; dopo una settimana si può interrare tutto il contenuto in buche profonde e lontano dalla portata delle persone. Nel caso il nido sia posto su rami non raggiungibili da terra rivolgersi a una ditta vivaistica che può operare con apparecchiature per il lavoro in quota. Durante le operazioni di cattura e rimozione è importante indossare occhiali chiusi e mascherina antipolvere e  non dare mai fuoco ai nidi, perché, oltre al rischio di ustioni, attraverso l’emissione dei fumi si disperdono le setole urticanti, che possono essere inalate o venire a contatto con la pelle provocando gravi danni. E’ importante eliminare quanti più nidi possibili  in quanto i peli delle larve sono urticanti e possono causare danni in particolar modo ai bambini che corrono nei prati e ai cani. Si invitano, infine, le Amministrazioni comunali – conclude Di Giulio – a monitorare i parchi pubblici e i giardini delle scuole e nel caso venissero rilevati nidi a provvedere alla loro rimozione”.

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