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Lunedì, 29 Aprile 2024
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PERUGINERIE Si celebra oggi la Giornata Mondiale del Teatro

Il poeta perugino Claudio Spinelli racconta questo curioso aneddoto su quanto accaduto al Morlacchi

La ricorrenza, voluta dall’ITI (International Theatre Institute) e dall’Unesco, è riconosciuta a livello internazionale. Si festeggia in Italia e in tanti altri Paesi del mondo.

Nell’occasione, viene chiesto ad un personaggio del mondo dello spettacolo, del teatro o della cultura in generale di scrivere un messaggio.

Il primo messaggio per questa ricorrenza internazionale venne scritto da Jean Cocteau, poeta, regista e attore francese.

Tra gli italiani scelti in passato, ricordiamo Luchino Visconti nel 1973, l’attore Umberto Orsini nel 1995 e il Nobel Dario Fo nel 2013.

Quest’anno, a scrivere il messaggio è stato lo scrittore e drammaturgo norvegese Jon Fosse che ha stilato una toccante esaltazione dell’arte connessa alla pace (“L’arte è pace”).

Nel 1980, nella sua prima raccolta ’L foco ’ntol camino, Spinelli riferì il seguente aneddoto, relativo a quanto sarebbe accaduto al Morlacchi durante la recita di uno scalcagnata compagnia di teatro lirico.

AL TEATRO

Era l’ultima scena: lia sdrajata / che stéva per murì: lu’, disgrazziato, / l’éva da piàlla tutt’a ’na bracciata / e careggialla sott’a ’n porticato // ’Nn era ’no scherzo, perché lu’, porèllo, / c’éva ’na complession’alampanata/ che te faceva pena de  vedéllo: / lia mentrenvec’era ’na quintalata. // Gni modo ce provò, ma lia ’n se smosse: / pesava più de ’na trinciaforaggi. / ’N omino dal loggione se commosse: / “Da’ retta, cocco, facce du’ viaggi!”.

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