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INVIATO CITTADINO Chiacchierata a cuore aperto con Pamela Prati

Artista dai molti talenti e donna generosa. Uscito ieri il suo vinile Extasy

Chiacchierata a cuore aperto con Pamela Prati, artista dai molti talenti, donna generosa e sensibile.

Viene a Perugia (il 1° di aprile con tanti amici del Bagaglino) e col suo Pigmalione, Pier Francesco Pingitore. Sarà al Santa Cecilia, per la presentazione del libro, scritto a quattro mani da Franco Venanti e Pier Francesco Pingitore, “Il mondo in bianco e nero” (Futura edizioni). 

INVIATO CITTADINO Alla presentazione del libro di Venanti-Pingitore c'è tutto il Bagaglino

Parlando di Pingitore, dice: “È stato lui la mia università, il mio faro, il mio migliore amico e consigliere, il più bel regalo della vita. Addirittura il mio padrino di cresima, 10 anni fa”.

In collegio. E ci racconta una storia di famiglia numerosa, di povertà materiale, di collegio dalle suore (è lì che ha maturato i valori religiosi, l’attenzione alle cose che contano, l’altruismo). Da qui la necessità di lavorare, la solidarietà – tuttora vigente – con la sua numerosissima famiglia.

La maestra “mamma”. “La vita mi ha anche fatto il dono di un incontro con una maestra che, fino alla sua recente scomparsa, è stata per me amica e consigliera, salda protezione delle mie fragilità, capace di riconciliarmi col mondo nei momenti di difficoltà”.

La grande famiglia. Confessa: “Ieri sono diventata ‘prozia’ per la trentesima volta. Siamo molto legati. Ho sempre cercato di attuare una solidarietà familiare costruita su sentimenti forti e appartenenze sentite”.

Un percorso artistico punteggiato da molti ruoli: fotomodella, attrice, conduttrice, cantante, ballerina. Un successo che dura da 45 anni, ininterrottamente. La versatilità della Prati è notevole e lo dimostrano i riconoscimenti ottenuti e confermati. Ha vinto il Flaiano, lo Charlot e tanto altro.

Osserva: “Oggi, fra social e carriere fulminanti c’è chi si illude di poter durare. Ma il difficile non è ottenere il successo, bensì mantenerlo”.

È, e si ritiene, attrice. “Nel libretto di lavoro c’è la dicitura ‘attrice’, come ho voluto io. Sarebbe stato più conveniente scrivere ‘ballerina’ perché – avendo quel lavoro una carriera più breve – il trattamento pensionistico è migliore. Ma ho deciso di scrivere quello che mi sento”.

Cantante con un vinile uscito proprio ieri. “Si chiama Extasy e non ha nulla a che vedere con la droga. Ma con una prospettiva di vita colorata, una gioia da condividere, un cuore aperto alla speranza solidale. Racconta femminilità, profumi, seduzione, gioia di vivere. Malgrado tutto”.

Cosa contiene. “Delle cover, un ‘Tu, Luna’ che evoca le radici ispaniche e anche una canzone in sardo, già cantata da Marisa Sannia ‘Bellita, Bellita’”.

Pamela naturalmente bilingue. “Certo che il sardo è la mia lingua madre e ne restano esiti in qualche raddoppiamento di troppo. Sono molto legata alla mia terra d’origine e ai suoi valori”.

Un libro che la racconta. Ha pubblicato il libro autobiografico “Come una carezza. La vita, l’amore, il tradimento e il diritto alla felicità” (Cairo, 240 pagine, euro 15).

Parafrasando la Costituzione statunitense: il diritto di essere felici?

“La felicità è un diritto che non deve essere negato a nessuno. Va difeso. Famiglia, amore, affetti, amicizia: la struggente soavità di una carezza. Anche l’amore e il rispetto per se stessi. Credo che la felicità dovrebbe essere venduta in bottiglie. Dovrebbero fare una legge che la concedesse e la tutelasse. Punendo invidia e cattiverie”.

Il problema del lavoro e il covid. “Purtroppo noi artisti abbiamo sofferto le conseguenze del covid soprattutto in termini di lavoro. Si pensava che la pandemia ci avrebbe reso migliori. Invece, in qualche caso, la gente è diventata arida, egoista. Vengo volentieri a Perugia con Pingitore per incontrare persone speciali, come Franco Venanti e tanti perugini perbene”.

Restano i valori che contano. Venerdì 1° aprile, oltre ad ammirare una donna bellissima, avremo modo di discutere d’altro che non di solo spettacolo. Ma… sarà uno spettacolo: di cultura e amicizia.

Oltre un fisico mozzafiato, c’è tanto altro. ‘Oltre le gambe c’è di più’, diceva un motivetto in voga negli anni Novanta. In Pamela c’è di certo anche sensibilità, generosità e cuore. Parecchio.

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