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LETTI PER VOI Quando cuore e pennello vanno in felice sinergia

Chiacchierata a cuore aperto fra un cardiologo e un pittore

Quando cuore e pennello vanno in felice sinergia. Un libro a quattro mani che propone interessanti dialoghi fra Mario Timio (cardiologo) e Franco Venanti (pittore).

Un esempio di come due mondi, apparentemente lontani, come l’arte e la scienza, possano felicemente incontrarsi.

Tesi già ampiamente dimostrata col bel libro (“Dialogo tra un artista e uno scienziato”, Futura edizioni), da me amorevolmente curato, in cui l’incontro registrato era quello tra il fisico Roberto Battiston e il nostro amico perugino, massimo esponente della neofigurazione.

Stavolta il libro “Cuore a pennello” (Bertoni editore, in 105 pagine, euro 15), affronta i temi più diversi con un tono colloquiale, ma non superficiale. Anzi: con un ricco condimento di citazioni di cultura.

Una sera d’inverno, davanti al fuoco acceso, si discute se il cuore faccia bene all’arte e se l’arte faccia bene al cuore. E si propongono rappresentazioni del cuore nell’arte e in specie nella pittura.

Si discetta su cosa sia il bello e cosa sia l’arte, se essa debba o meno “commuovere”, se l’emozione offerta dalla natura possa e debba essere riproposta e tradotta nel linguaggio dell’arte. Quale sia la genesi dell’opera, quale la funzione dell’artista nella società, quali interpretazioni possano essere lette e suggerite. E poi: l’arte è influenzata dal contesto storico e sociologico? Quale il rapporto tra l’artista e la realtà? Può l’arte mantenersi al di fuori, e al di sopra, delle ideologie? Perché si dice che le nostre emozioni convergono sul cuore? È un ingresso filosofico o fisiologico? Etico o estetico? Anatomico o metaforico?

Dice Venanti: “Non vorrei essere accusato di ‘cuorite’” in riferimento all’infarto e all’arresto cardiaco da cui risorse alla vita. Ma chi lo conosce, o lo legge, scopre che il cuore come metafora, e come scelta di vita, appartiene intimamente al suo bagaglio valoriale.

È un libro che non si può, e non si deve, riassumere. Perché va letto e meditato. Scoprendo che è impossibile non andare d’accordo coi concetti espressi dai due interlocutori.

Peraltro il volume, articolato in 8 capitoletti tematici, è impreziosito da immagini coerenti con gli argomenti e spesso attinte alla copiosa produzione artistica di Venanti.

Conosco e apprezzo Venanti, come uomo e come artista. E mi chiedo come, dopo tanti anni di incontri e amichevoli confronti, riesca ancora a stupirmi. Arrivando sempre dritto… al cuore.

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