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La città celebra il quinto centenario dalla nascita di Pompeo Pellini

Nella ricorrenza che, per gioco del destino, coincide con la scomparsa di Pietro Perugino

La città celebra il quinto centenario dalla nascita di Pompeo Pellini, historicus maximus perusinus. Nella ricorrenza che, per gioco del destino, coincide con la scomparsa del pictor optimus Pietro Perugino (magico anno 1523).

Un filo rosso, una linea di continuità, sebbene in campi diversi, che non è sfuggita all’Agimus di Salvatore Silivestro. Il quale ha inteso celebrare la circostanza con un evento-omaggio di carattere trasversale alle arti e ai saperi.

Sono stati così precettati in Aula Magna di Palazzo Gallenga tre diversi esponenti del mondo artistico e culturale della Vetusta.

Al nostro Inviato Cittadino è stata affidata una relazione sulla biografia e sull’opera di Pellini, di cui, ha sottolineato Sandro Allegrini, i perugini conoscono poco più del parcheggio e del viale intestato a suo nome.

Il Maestro Stefano Ragni ha curato la narrazione della temperie musicale dell’epoca, proponendo autori, fra i quali Gerolamo Frescobaldi, adeguatamente contestualizzati in chiave storico-musicale.

A completamento dell’evento decisamente sinestetico, è stata esposta un’opera pop del pittore Stefano Chiacchella. Si tratta di un lavoro che effigia il musicista Gerolamo Frescobaldi in felice abbinamento con una figura femminile impegnata al violoncello (una somiglianza, non casuale, con la comune amica Cecilia Berioli). L’opera è di proprietà della Scuola diocesana di Musica Sacra “Frescobaldi”, diretta dal clarinettista Guido Arbonelli il quale l’ha prestata di buon grado a impreziosire l’evento.

In ragione dell’interesse suscitato dall’evento, il Maestro Silivestro pensa di reiterarlo a Palazzo Della Penna e in altri contesti e Associazioni culturali del nostro territorio.

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