rotate-mobile
Attualità

INVIATO CITTADINO Perugia sugli scudi con “Lontanìa”, di Andrea Simonella

Vince il premio come miglior cortometraggio della Kermesse “Primo piano sull’autore - Pianeta donna”

L’avevamo visto e apprezzato al cinema dei fratelli Gatti in via Lucida, al Borgo d’Oro,  ricavandone un’impressione assolutamente positiva e proponendo ai nostri lettori una recensione entusiastica.

INVIATO CITTADINO Presentato al cinema S. Angelo “Lontanìa”, un corto che parla di violenza ‘assistita’

Il cortometraggio “Lontanìa”, autoprodotto dalla stessa autrice e proiettato l’11 dicembre al Cinema Sant’Angelo di Perugia, ha vinto la sezione cortometraggi della Kermesse diretta da Franco Mariotti.

La premiazione oggi, lunedì 29 gennaio (Festa del patrono Costanzo, per noi perugini) al Cinema Caravaggio di Roma.

La vicenda si incentra su una bambina, Adele (Elisa Pierdominici), che subisce le conseguenze psicologiche indirette dei maltrattamenti che il padre (Luca Lionello) compie sulla madre (Elisabetta Pellini).

Ne parliamo con la regista, Andrea Simonella, felicemente giunta  al secondo cortometraggio, con una certa esperienza maturata nel mondo del cinema e una proficua collaborazione con il maestro Pupi Avati che seguì a Perugia durante le riprese del  film Dante.

Quale, Andrea, il tuo percorso di formazione?

“Ho conseguito due lauree (in economia e in filosofia), dirigo una scuola di cinema a Milano e coltivo da sempre una certa propensione per il sociale”.

Spiegati meglio

“La mia prima opera, Uruguay, verteva sulla violenza di genere all’interno di un reparto psichiatrico”.

E questa?

“Come ben sai, avendo visto e recensito il film, Lontanìa tratta il tema angoscioso della violenza domestica, vista attraverso gli occhi di una bambina”.

Ti chiedo di ribadire l’intento perseguito con questa tua opera.

“L’intento è quello di sensibilizzare sugli effetti di una delle più grandi violazioni dei diritti umani, puntando i riflettori sul dramma dei bambini, come conseguenza della violenza domestica: questo è un rilevante problema di salute pubblica e di etica sociale che va maggiormente dibattuto”.

È un’opera destinata solo a un target adulto?

“Proprio no. Ho tenuto conto di certe fragilità, riservando attenzione al target bambini”.

In che modo?

“Nel film, non a caso, la violenza è solamente sussurrata, proprio allo scopo di permettere la visione ai più piccoli. Anche lo stesso titolo Lontanìa, ispirato da una poesia del poeta gradese Biagio Marin, evoca un senso di malinconia legato al passato e, in un certo modo, suggerisce lo stile delicato e nostalgico del corto”.

Il tuo lavoro raccoglie vasti consensi, vero?

“L’opera, che sta girando in diversi festival e ottenendo diversi riconoscimenti, vuole proporsi come obiettivo primario quello di sensibilizzare su queste forme di violenza che lasciano cicatrici indelebili. Ed è per me fonte di soddisfazione rilevare che ottiene consenso”.

Perugia c’entra parecchio, vero?

“Nonostante il corto sia stato girato in Friuli Venezia Giulia e in Veneto, Lontanìa ha anche diverse componenti perugine: infatti la colonna sonora è della giovanissima Benedetta Capaccioni, in arte Mirice, e il produttore esecutivo è Daniele Corvi”.

Per completa informazione del lettore, aggiungo che Andrea ha con Perugia anche una vicinanza… affettiva.

A fare poker, la circostanza che la premiazione avviene oggi, a Roma, in una data (il 29 gennaio) che per noi perugini corrisponde alla Festa del compatrono Costanzo.

Cosa chiedere di più “perugino”?

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

INVIATO CITTADINO Perugia sugli scudi con “Lontanìa”, di Andrea Simonella

PerugiaToday è in caricamento