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PROVINCIA Umbertide

Trappole esplosive, armi clandestine e munizioni fuorilegge: arrestato bracconiere

Umbertide, l'uomo era già stato raggiunto dal divieto di detenere armi e munizioni. Le trappole erano posizionate nei boschi di Preggio

I Carabinieri forestali di Passignano sul Trasimeno hanno arrestato un bracconiere sessantenne residente nel comune di Umbertide perché trovato in possesso di 2 armi clandestine, 5 silenziatori e 750 munizioni abusivamente detenute.

L’attività era iniziata dopo il ritrovamento di alcune trappole per la cattura di animali selvatici in una zona impervia nella frazione di Preggio. Una serie di congegni che venivano azionati dal passaggio della preda e che in un primo momento erano apparsi di tipo esplosivo a strappo, tanto da far intervenire anche gli artificieri dei Carabinieri del Comando Provinciale di Perugia.

Il congegno era composte da tre trappole collegate con tubi al cui interno vi era una molla a scatto. Nella zona limitrofa erano state poste esche costituite da carcasse di capretti, molto probabilmente per attirare lupi, volpi e altri animali presenti nella zona.

Le indagini hanno permesso di individuare il presunto responsabile e nel corso della perquisizione domiciliare è stato trovato un fucile calibro 12, una pistola con canna rigata, dotata di silenziatore e ottica di puntamento, senza matricole, 5 silenziatori di fabbricatura artigianale. Rinvenute oltre 750 cartucce di vari calibri, numerose trappole per la cattura di animali selvatici e una tagliola in ferro di dimensioni eccezionali di circa 2 metri con caricamento a manovella.

Il congegno probabilmente unico nel suo genere, era composto da due archi del diametro di un metro dotati di denti acuminati che una volta azionati, avrebbero intrappolato le prede e causato la morte con atroci sofferenze sia di animali selvatici che di eventuali persone malcapitate.

L’indagato, al quale era già stato fatto divieto di detenere armi e munizioni nel 2022, è stato quindi arrestato in flagranza di reato. Le indagini degli investigatori procedono anche per l’individuazione sulla provenienza e fabbricazione di tali armi.

I reati contestati a carico dell’indagato vanno dalla detenzione clandestina di armi al tentato furto al patrimonio indisponibile dello Stato, esercizio di caccia in periodo di divieto generale e con mezzi non consentiti. Prima ai domiciliari, ora l’indagato ha obbligo di firma in caserma.

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