Gualdo, verso le comunali: Pasquarelli chiede le primarie a Presciutti: l'ultima mossa per evitare lo strappo

Se il centrodestra gualdese - dopo un decennio di divisioni - ha ritrovato l'unità accettando le primarie che si svolgeranno il prossimo 7 aprile, anche dal centrosinistra a sorpresa, sempre in nome dell'unità, arriva la stessa cura proposta dal candidato civico a sindaco Fabio Pasquarelli che con questa proposta vuole ribadire che la sua candidatura non è contro qualcuno ma vuole essere al servizio di Gualdo Tadino. E cosi al candidato del centrosinistra Massimiliano Presciutti lancia una proposta di unità del centrosinistra ma dopo un confronto a due alle primarie.

"Con questo comunicato ribadisco che la mia candidatura non è assolutamente contro qualcosa o qualcuno, ma semplicemente per realizzare tutti quei progetti che la città di Gualdo aspetta da anni. Le mie note dimissioni dall’assessorato dell’attuale Giunta, devono far riferimento esclusivamente a questioni politico-amministrative. Sono confortato dal consenso che vedo nascere nei miei riguardi in seno alla cittadinanza e da altre compagini politiche, che hanno pubblicamente manifestato l’intenzione di appoggiare il mio progetto".

E ancora: Sono altresì dispiaciuto del bonario rimprovero di alcuni che reputano la mia candidatura dannosa rispetto al progetto dell’attuale Sindaco. Non posso, a questo punto, non tener conto di queste legittime considerazioni e sono disponibile al confronto, dando la parola ai cittadini che devono poter scegliere il proprio candidato. Propongo ufficialmente le PRIMARIE, come del resto sta avvenendo nel centro destra. Tutto ciò, non per porre limiti al mio progetto, ormai più che avviato, ma per dimostrare un’apertura autentica nei riguardi di tutti coloro che volessero accogliere questo appello". 

Si riapre la partita dunque nel centrosinistra? Difficile dato che in una intervista alla radio Erreti lo stesso Presciutti ha definito le primarie uno strumento che a Gualdo in passato è stato fallimentare ed ha portato più divisioni che unità oltre che alla sconfitta storica della sinistra sul centrodestra di Roberto Morroni.