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XX Giugno, Libera propone lo spettacolo sulle mafie: grande lezione di educazione civica

“Il XX Giugno insegna che c’è bisogno di nuove forme di resistenza contro la barbarie dei nostri giorni”. Parola di Walter Cardinali, presidente di Libera Umbria

“Il XX Giugno insegna che c’è bisogno di nuove forme di resistenza contro la barbarie dei nostri giorni”. Parola di Walter Cardinali, presidente di Libera Umbria. Dopo aver sommariamente ripercorso la vicenda del 1859, “Una nuova resistenza – ha aggiunto – alla violenza, al malaffare e alle mafie di qualunque nome e colore”.

È seguito, all’arena Borgobello – non distante dai luoghi dello storico eccidio di 25 perugini – lo spettacolo in tema. Sul palco tre raffinati musicisti e un attore monologante che ha ripercorso la dolorosa vicenda di Andrea Dominijanni, perseguitato dalla ’Ndrangheta e tuttora sotto scorta. Una vicenda che incredibilmente si dipana per uno spazio temporale di un trentennio.

L’attore folignate Alessandro Sesti ha scelto di recarsi personalmente presso la famiglia, nella Locride, per toccare con mano la vita di un testimone di giustizia e dei suoi cari. Ha riferito questa sua esperienza, raccontandola con la collaborazione in scrittura di Alfonso Russi.

L’affabulazione è stata magistralmente punteggiata dagli interventi musicali di Debora Contini al clarinetto, Federico Passaro al contrabbasso e Federico Pedini alla chitarra.

In chiusura, un collegamento telefonico con Dominijanni al quale il pubblico dell’arena ha fatto udire un applauso solidale e appassionato.

Una grande lezione di teatro. Un fondamentale e attualissimo ammaestramento di educazione civica. Uno spettacolo dal quale siamo usciti turbati e consapevoli. Grazie a chi lo ha voluto.

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