Le testimonianze di chi ha conosciuto il medico "santo" che ha dedicato la vita agli altri
Dopo 19 anni dalla sua morte, Vittorio Trancanelli assurge alla gloria degli altari, con Papa Francesco che ha sollecito la Chiesa a rendere onore ad un laico che ha dedicato la sua vita agli altri, santificando il suo lavoro
Un altro passo in avanti per la sua santificazione: dopo soli 19 anni dalla sua morte,Vittorio Trancanelli assurge alla gloria degli altari, con Papa Francesco che ha sollecito la Chiesa a rendere onore ad un laico che ha dedicato la sua vita agli altri, santificando il suo lavoro.
Del " medico-santo in sala operatoria” si occupa la trasmissione “Testimonianze dall’Umbria”, in onda martedì alle 21.30 su Tef channel (Sky canale 831 ). Nel programma condotto da Mario Mariano intervengono colleghi che lo hanno conosciuto bene , lavorando a stretto contatto con un medico che ha dedicato la sua vita agli altri.
“Era una persona speciale, soprattutto perché aveva piacere di insegnare ai più giovani ciò che sapeva, senza preoccuparsi che altri potessero scavalcarlo nella professione ”, ricorda il chirurgo Paolo Castagnoli, che aggiunge: “ Vittorio è stato il mio mentore, e posso assicurare che non passa giorno che il mio pensiero vada a lui per gli insegnamenti non solo professionali che mi ha trasmesso”.
Una testimonianza profonda arriva anche dal prof Fausto Santeusanio:” Quando ci siamo conosciuti non avevo le idee chiare su più fronti; mi è stato di grande aiuto frequentarlo per ragioni professionali: Vittorio sapeva trasmettere la sua fede con l’esempio, non certo con le parole”. Le testimonianze dei due professionisti oltre ad essere contenute in un libro, assieme a molte altre, anche di persone che sono state curate da Vittorio Trancanelli, sono state raccolte dalla commissione che si è occupata del processo di canonizzazione conclusosi con la ratifica di Papa Francesco.
Intervengono nel programma di Tef anche la dottoressa Stefania Troiani ,direttore della Neonatologia dell’ospedale di Perugia, Daniela Monni, imprenditrice impegnata nel sociale, legata da profonda amicizia con Lia Sabatini, la vedova di Trancanelli e Roberta Rizzo,del direttivo AVIS,donatori di sangue.