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Perugia non dimentica: la città ricorda Francesco Moretti, innovatore e restauratore

Perugia ha celebrato degnamente la figura di Francesco Moretti (1833-1917) nel centenario della morte. A introdurre e coordinare l’evento: Paola Monacchia, Presidente della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria. Moretti, restauratore di vaglia, è ricordato come innovatore della pittura su vetro, un’arte  ad altissima specializzazione.

Fedora Boco, coltissima ex bibliotecaria dell’ABA, ha illustrato con dovizia di particolari e di immagini il rapporto tra Francesco Moretti e l’Accademia di Belle Arti di Perugia. L’ex direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, Vittoria Garibaldi, ha messo in risalto l’opera di Moretti nel periodo compreso tra il 1874 e il 1915 nella direzione della Pinacoteca Vannucci, antenata dell’attuale Galleria. L’ex soprintendente archivistico, Mario Squadroni, ha approfondito la vigile attività del Moretti come membro della Commissione Conservatrice dei monumenti, oggetti d’arte e antichità per la Provincia dell’Umbria.

Anna Matilde Falsettini, discendente e continuatrice dell’opera in quello storico laboratorio, ha parlato dell’arte vetraria di Moretti, fondatore dello Studio Moretti Caselli. Giorgio Panduri ha documentato la nascita e la realizzazione della vetrata del Santo Anello nella Cattedrale di Perugia.

Il ricordo di Francesco Moretti, definito “il mago del vetro” da Uguccione Ranieri di Sorbello (nel suo classico “Perugia della Bell’Epoca”), ha richiamato un pubblico di tutte le età che ha gremito la sala dei Notari. Naturalmente, erano presenti anche numerosi eredi di Francesco, impegnatissimi nel tenere in vita sia il laboratorio sia la Casa Museo, ubicata nell’unica dimora dei Baglioni: l’unica rimasta in piedi dopo la costruzione della Rocca Paolina.

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