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Stagione del Jazz Club, un trio eccezionale a Perugia

Un insieme che ha stupito gli spettatori. Nemmeno una mosca, se ci fosse stata, avrebbe osato volare

Colpo gobbo della stagione del Jazz Club: Perugia ha ospitato un trio eccezionale. Quello formato dal pianista Aaron Diehl, dal bassista Paul Sikivie e dal batterista Lawrence Leathers.

Alla Sala Raffaello del Brufani, i fortunati spettatori hanno potuto fruire di un concerto straordinario che supera i limiti del jazz per collocarsi nella dimensione della musica senza tempo che incrocia e contamina classica e contemporanea, ragtime (proposto in assolo brioso e ironico) e variazioni d’autore.

Non è un caso se il New York Times descrive lo stile di Aaron Diehl come la combinazione di  “precisione melodica, erudizione armonica ed elegante contenimento”. Difatti, un tocco straordinario, una rara eleganza, una ricchezza ritmica e melodica costituiscono le sue note caratteristiche.

Paul Sikivie al basso asseconda e contrappunta le improvvisazioni. Il batterista Lawrence Leathers ha un tocco garbato e puntuale. Raramente usa le bacchette, ma lascia spazio al pianista assecondandone gli assolo con l’uso delle spazzole. Niente bombardamenti di piatti e rullanti, come troppo spesso si sente nei concerti in cui le percussioni svolgono talora un ruolo di disturbo. Un insieme che ha stupito gli spettatori. Nemmeno una mosca, se ci fosse stata, avrebbe osato volare.

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