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Cultura Foligno

Uno spettacolo, un manifesto d’intenti e spazio ai giovani: Romeo e Giulietta va in scena a Foligno

Dal 6 al 14 aprile al Teatro Politeama Clarici, con la regia di Francesco Bolo Rossini e l'interpretazione della Compagnia teatrale Agape

Nel pittoresco borgo di Bevagna, si sta svolgendo una rinascita culturale grazie all’audacia e alla passione di un gruppo di giovani appassionati di teatro. Questi talenti, guidati da Davide Gasparrini, direttore creativo di Agape Teatro, hanno intrapreso un viaggio artistico con la nuova produzione di “Romeo e Giulietta”. 
Non un semplice rifacimento ma una vera e propria immersione nell’epoca elisabettiana, con scenografie in legno che evocano il celebre Globe Theatre di Londra, dove le opere di William Shakespeare venivano rappresentate per la prima volta.

La scelta di ambientare lo spettacolo a Foligno, presso il Teatro Politeama Clarici, dal 6 al 14 aprile, è stata dettata dalla necessità di spostare la location a causa dei lavori di ristrutturazione al Teatro Torti di Bevagna.

La Proloco di Bevagna insieme alla Compagnia teatrale Agape ha creato un incredibile team composto da Rita Galardini, responsabile del progetto per Sviluppumbria e l’attore e regista Francesco Bolo Rossini che ha accettato la sfida di portare in scena la tragedia di Romeo e Giulietta.
La loro dedizione e il loro impegno sono palpabili in ogni aspetto dello spettacolo, dalla scelta accurata dei costumi, curati dal talentuoso Daniele Gelsi, alle coreografie originali di Veronica Taccucci, fino alle composizioni musicali evocative di Danilo Tamburo.

Francesco Bolo Rossini, con la sua visione artistica, si avvicina all’opera di Shakespeare con un rispetto filologico per il testo originale, evitando reinterpretazioni moderne. Vede l’opera come un prisma attraverso il quale esplorare temi contemporanei di potere e follia collettiva, riflettendo su come questi temi risuonino con le dinamiche sociali odierne. La sua riduzione del testo mira a esplorare la pressione psicologica e la violenza generata dal conflitto tra le generazioni e le famiglie, un parallelo con le tensioni e le divisioni del mondo moderno. Attraverso questo adattamento, Rossini e il suo talentuoso ensemble di attori, musicisti e danzatori, cercano di portare alla luce queste questioni, invitando il pubblico a riflettere sulla loro rilevanza nella società attuale.

Marco Gasparrini, assessore alla cultura del comune di Bevagna, ha ringraziato per il sostegno finanziario fornito da Sviluppumbria, che ha reso possibile la realizzazione di questo progetto. “Questo tipo di investimento nelle arti è vitale per la sopravvivenza culturale e lo sviluppo di compagnie teatrali emergenti, permettendo loro di esprimere la loro creatività e di contribuire al tessuto culturale della regione” ha sottolineato Gasparrini. 

La produzione si propone dunque di essere un catalizzatore culturale, offrendo non solo intrattenimento, ma anche un'occasione di riflessione sulle tematiche universali dell'amore, del conflitto e della condizione umana, così come esplorate da Shakespeare.

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