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Cultura

Una domenica al museo, ingresso gratuito alla mostra di Giuliano Giuman

Lontana da intenzioni celebrative, Last time non è un'antologica ma una finestra aperta sulla produzione attuale dell'artista, punteggiata da pochi e mirati rimandi alla sua storia, che si è intrecciata con le vicende più rilevanti dell'arte contemporanea internazionale

In occasione dell'iniziativa Domenica al Museo, promossa dal MiBACT, il 1 marzo, come ogni prima domenica del mese, sarà possibile visitare gratuitamente la mostra Last Time, personale di Giuliano Giuman (intervista all'autore) presso gli spazi della Galleria Nazionale dell'Umbria. Nell'esposizione la compresenza dei materiali trovati, relativamente nuovi nella sua produzione, si intreccia con il medium prediletto e peculiare, che ne riassume la poetica degli ultimi anni: il vetro. Lo studio intenso delle vibrazioni luministiche e delle relative espansioni spaziali si accompagna ad un amore per il colore che, restando calibrato, diventa sempre più libero e sciolto. I vetri a gran fuoco fluttuanti nello spazio in Barricate positive, ultimata in loco, sono in questo senso il fulcro del percorso espositivo e un vero e proprio manifesto di poetica (da cui il bellicoso nome avanguardista): una poetica del colore, certamente, che ben risponde a istanze profonde dell’arte, non solo contemporanea, di matrice umbra e perugina in particolare e in dialogo anche con testi sublimi della non figurazione classica.

Lontana da intenzioni celebrative, Last time non è un’antologica ma una finestra aperta sulla produzione attuale dell’artista, punteggiata da pochi e mirati rimandi alla sua storia, che si è intrecciata con le vicende più rilevanti dell’arte contemporanea internazionale, dal concettuale al ritorno alla pittura fino alla peculiare cifra musicale. L’esposizione, tesa a costruire un’ipotesi di lettura coerente della nuova stagione creativa, sempre più libera nella inedita freschezza dei lavori in vetro di matrice postconcettuale, è costituita da opere recenti appositamente realizzate e da grandi installazioni site specific.

La mostra - Il percorso è costruito su quaranta opere nelle sale della Galleria Nazionale di Palazzo dei Priori, prosegue con sei installazioni nel museo dell'Accademia di Belle Arti e termina nell'atrio e nell'aula magna di Palazzo Gallenga - rappresenta uno degli eventi artistici più rilevanti della stagione, rende omaggio a un artista che ha al suo attivo mezzo secolo di attività, nel corso del quale la sua ricerca ha esplorato molteplici frontiere raggiungendo sempre esiti qualitativi che si sono segnalati a livello nazionale e internazionale. Voluta in occasione dei cinquanta anni di attività di Giuliano Giuman, la mostra è promossa, d’intesa, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - MiBACT, dalla Galleria Nazionale dell’Umbria, dal Comune di Perugia, dall’Università per Stranieri di Perugia, dall'Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”. L’evento, curato dal Soprintendente Fabio De Chirico e da Bianca Pedace, si svolgerà fino al 12 aprile 2015 e si articolerà in più sedi, di elevato valore simbolico, nel centro storico della città: dagli spazi della Galleria Nazionale dell’Umbria e del Comune a Palazzo dei Priori, che ospiteranno il percorso principale, a quelli dell’Università per Stranieri, al Museo dell’Accademia.

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