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Festival del Calcio e dello Sport, intervista a Riccini Ricci: il successo, i grandi ospiti e i progetti futuri

"Per il 2017 vorremmo allargare le zone tematiche del Festival, coinvolgendo non solo in centro storico della città ma altre location come ad esempio lo Stadio Curi"

Quattro intense giornate, sette importanti location, oltre cinquanta eventi gratuiti, cento ospiti, novanta minuti per ogni incontro ed un campo da gioco nel cuore del centro storico di Perugia; è con questi numeri che si chiude, con successo, la prima edizione del Festival del Calcio e dello Sport dedicato al racconto, al mito, alle storie, alla cultura, ai protagonisti che hanno creato l’epica del pallone e che si è svolto dal 2 al 5 giugno.

Perugia è stato il “campo” su cui far correre i racconti a più voci di coloro che  hanno scritto pagine gloriose degli anni d’oro del pallone, ma anche nuoto, volley, rugby, Olimpiadi e sport paralimpici all’insegna della solidarietà e dell’inclusione sociale. Un’avventura ambiziosa ed unica nel suo genere che ha visto alternarsi i campioni di ieri, di oggi e di domani in un format basato sulla narrazione e sul “gioco”.

Ne abbiamo parlato con Alessandro Riccini Ricci, promotore del Festival, che ci svela il successo, ma anche i punti deboli e le ambizioni di una manifestazione che non si appresta a fermarsi.

Un bilancio di questa prima edizione?

“Siamo molto soddisfatti, nonostante il tempo sfavorevole, la partecipazione è stata molto alta. Abbiamo potuto contare su un gran numero di ospiti, da Pierluigi Pardo, a Diletta Leotta a Marco Civoli, fino ai giornalisti più importanti del racconto dello sport e del calcio, ed alcuni nomi dell’epica calcistica come Gianni Rivera, che ha chiuso il Festival con grande successo e affetto da parte dei tifosi. Ma anche un altro aspetto a concorso a determinare il successo della manifestazione; mi riferisco al gioco ed al suo legame con lo sport. Come il campo da gioco allestito in centro con cui la gente ha potuto sfidarsi a biliardino a basket, alla playstation al subbuteo”.

Quali sono stati i punti deboli ed i punti forti del Festival?

“Sicuramente la necessità di avere più tempo e budget per organizzare un evento che ha bisogno di ottenere qualche investimento  in più, nonostante il coinvolgimento di alcuni soggetti a livello nazionale come Sky o locale come Starshop. Serve avere qualche risorsa in più per poter organizzare cose più divertenti o degli allestimenti che trasformino il centro della città in vero e proprio villaggio dello sport. Siamo pochi rispetto alla mole di lavoro che facciamo, e servirebbe una maggiore partecipazione, un team più ampio. Nei prossimi giorni lanceremo un appello alla città, alle Università, ai commercianti, alle società sportive, per aiutarci a fare una sorta di pool, una organizzazione più allargata per essere in grado di fare un festival più importante l’anno prossimo”.

“Con un investimento piuttosto basso, abbiamo avuto una rassegna stampa ed un impatto media altissimo: da Sky a Mediaset, a RadioRai, Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Repubblica, e questo è sicuramente un punto di forza. Tutti i grandi media nazionali hanno raccontato il Festival dello Sport a Perugia. RaiNews 24 ha fatto una giornata intera di dirette dalla nostra città. Questo ha permesso alla manifestazione di fare un salto di qualità”.

Progetti futuri del Festival?

“Vorrei portare direttamente le trasmissioni radio, video, online a Perugia, non solo il racconto della manifestazione”.

Quali sono stati gli eventi di maggior successo?

“L’incontro con Pardo e con la Liotta, ma soprattutto con Rivera, quello più in linea con la manifestazione. Quello che a me è piaciuto di più è stato l’omaggio che abbiamo fatto all’allenatore molto legato alla nostra città, Marcello Pasquino che sia sui social che sulla partecipazione diretta, abbiamo riscontrato un grande coinvolgimento, e questo perchè certi nomi hanno lasciato un segno indelebile nell'immaginario collettivo. Rivera lo ha fatto a livello internazionale, Pasquino a livello nazionale, ma abbiamo comunque sentito la passione e l’amore per questi personaggi da parte della gente".

Intanto si pensa già all’edizione dell’anno prossimo. “Per il 2017 vorremmo allargare le zone tematiche del Festival, coinvolgendo non solo in centro storico della città ma altre location come ad esempio lo Stadio Curi, Pian di Massiano e il Santa Giuliana".

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