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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Come si passa dalla carta alla pellicola. Al S. Angelo di via Lucida si racconta il rapporto tra letteratura (Pavese) e cinema (Antonioni) negli anni '50

Ecco come si passa dalla carta alla pellicola. Al cinema S. Angelo di via Lucida si declina il rapporto tra letteratura e cinema. Dal romanzo di Pavese “Tra donne sole” (dal trittico “La bella estate”) al film “Amiche” di Michelangelo Antonioni. Opera premiata con il Leone d’argento al Festival di Venezia del 1955.

L’evento (promosso da Circolo dei Lettori, Comune di Perugia, Europa Comunica Cultura) s’inquadra nell’iniziativa “La voglia di essere: lotta per l’identità”. Un percorso in tre step con la guida autorevole (e gradevole) di Luigi Cimmino e Bruno Taburchi. Assaggi letterari della brava Tania Zuccaccia.

Il film di Antonioni racconta (adatta e trasforma ad uso cinematografico) la vicenda pavesiana, ambientata nella Torino dei primi anni Cinquanta. Una proposta di carattere artistico che coniuga storia e antropologia. L’evoluzione sociale della donna, proiettata verso ambiziosi traguardi professionali, superando lo stereotipo moglie-mamma. Ma anche una critica spietata contro un mondo borghese, annoiato e indolente, sebbene infarcito di ambizioni, cinismo, superficialità, modelli preconsumistici di bassa lega.

Una critica, quella di Antonioni, che sarebbe esplosa nelle opere successive della cosiddetta “incomunicabilità”, volte a svelare il disagio legato al disorientamento psicologico e sociale di una communitas supponente e sbadata.

Prossimo appuntamento, sempre al Cinegatti del Borgo d’Oro, il 19 maggio, con la solita formula che ha ben funzionato: introduzione, proiezione, dibattito.


 

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