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Alla Galleria Artemisia, una felice contaminazione di arte,musica, danza

Alla Galleria Artemisia, una felice contaminazione musicale, pittorica e antropologica: il maggio umbro incontra il mondo pugliese. Sotto la comune egida di una mostra di livello internazionale: quella dell’artista Mario Madiai, magistralmente ideata e coordinata dal collezionista e critico Angelo Valentini.

“Il maggio umbro – spiega Fioroni, ricercatore delle tradizioni folcloriche e musico polistrumentista – ha due connotazioni: una religiosa, legata al nome di Maria, e l’altra pagana, fatta di esaltazione dell’eros e della vitalità della natura”.

Gli esempi del “cantare il maggio” vedono Peppe all’organetto, con Marcello Ramadori alle percussioni e Norberto Paolucci alla chitarra. Tutti e tre si cimentano nel canto, fino a proporre un celtico-sibillino di significativo valore documentario.

Segue la performance pugliese che oscilla tra pizziche, tammurriate e saltarelli. Agli strumenti: Luca Petrilli e Pierluigi Serrapede, mentre la danza è affidata alle coreute Giuliana Manzi e Nicla Messere. Una sarabanda di ritmo e gioiosità che coinvolge i numerosi spettatori, amici ed estimatori di Madiai e dei musicisti, noti e apprezzati a Perugia e oltre. Un pomeriggio di cultura, arte e socialità, nella linea culturale consolidata della più bella Galleria d’arte perugina.

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