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Trafomec, la disperazione dei lavoratori alla fame: sciopero e presidio permanente

Sciopero a oltranza, con presidio permanente davanti alla fabbrica e iniziative di mobilitazione e sensibilizzazione sul territorio: è questo il percorso individuato, attraverso il voto e a larga maggioranza, dai lavoratori della Trafomec

Sciopero a oltranza, con presidio permanente davanti alla fabbrica e iniziative di mobilitazione e sensibilizzazione sul territorio: è questo il percorso individuato, attraverso il voto e a larga maggioranza, dai lavoratori della Trafomec di Tavernelle al termina dell’assemblea che si è svolta fuori dai cancelli questa mattina, 30 ottobre, in occasione della prima giornata di sciopero proclamata da Fiom Cgil e Fim Cisl di Perugia. 

Uno sciopero pienamente riuscito, con adesione totale dei lavoratori e fabbrica completamente ferma. Ma uno sciopero che non ha portato all’atteso incontro con la proprietà, che, al contrario, ha deciso di disertare il tavolo inducendo i lavoratori a intensificare la loro protesta.

“Siamo consapevoli del sacrificio al quale i lavoratori vanno in contro entrando in sciopero a oltranza – commentano Cristiano Alunni e Gianni Cecchetti, segretari della Fiom e della Fim di Perugia – eppure siamo convinti che questa sia l’unica strada possibile a fronte dell’insostenibilità di una situazione di totale incertezza e improvvisazione da parte dell’azienda che si protrae ormai da troppo tempo”.

“Sindacati e lavoratori sono pronti a discutere di organizzazione, di ricorso agli ammortizzatori sociali e di tutte le problematiche che l’azienda può trovarsi ad affrontare – aggiungono Alunni e Cecchetti – ciò che è inaccettabile è che da 17 mesi, da quando cioè questo management ha le chiavi dell’azienda, la situazione sia addirittura peggiorata rispetto a quella già critica di partenza. Naturalmente – concludono i due sindacalisti – come più volte ribadito, questa partita non può essere vinta esclusivamente da lavoratori e sindacato, ma necessita dell’impegno e del sostegno di tutte le istituzioni, locali e regionali, per garantire una prospettiva ad un sito produttivo vitale per il futuro della Valnestore”.

Al termine dell’assemblea, i sindacati, preso atto della decisione dei lavoratori di proseguire la mobilitazione, hanno informato l’azienda chiedendo un incontro immediato attraverso il quale riprendere un percorso credibile per gli oltre 100 lavoratori Trafomec.
 

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