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Economia

Superbonus, nuovo appello dei geometri dell'Umbria: "Fate presto con le semplificazioni"

Tonzani: "Sollecitiamo le istituzioni a intervenire nuovamente e in tempi rapidi con semplificazioni e chiarimenti normativi per consentire il raggiungimento degli obiettivi del bonus"

Superbonus 110%, nuovo allarme del Collegio dei geometri di Perugia. "Visto l’avvicinarsi dei primi termini di scadenza - spiega il presidente Enzo Tonzani - , sollecitiamo le istituzioni a intervenire nuovamente e in tempi rapidi con semplificazioni e chiarimenti normativi per consentire il raggiungimento degli obiettivi del bonus: rilancio dell’economia e, in particolare, del settore delle costruzioni; rigenerazione del patrimonio edilizio esistente ormai obsoleto; rinnovamento delle città, soprattutto in un’ottica di risparmio energetico e sicurezza sismica".

“Le cause del rallentamento sono certamente più di una – spiega il coordinatore della Rete delle professioni tecniche dell’Umbria Livio Farina –. Molto ha influito la pandemia che ha sostanzialmente reso non più accessibili gli uffici e gli archivi comunali per mesi. Solo ultimamente, ma non senza difficoltà, le singole amministrazioni stanno iniziando a riorganizzarsi per fornire a cittadini e professionisti i servizi richiesti necessari”.

Ci sono poi tutte le difficoltà riscontrate dalle ditte edili. “Negli interventi per il Superbonus – continua Farina –, le imprese esecutrici si trovano spesso a doversi fare carico anche della parte finanziaria. Il tutto con le aggravanti legate, come si rileva ogni giorno di più, alla difficoltà nel reperimento dei materiali; all’aumento imprevisto e incontrollato dei costi delle materie prime e dei materiali; alla imprevedibilità dei tempi di consegna; alla volatilità di preventivi e offerte dei fornitori; alla endemica carenza della manodopera edile specializzata; al ridotto numero di imprese, rispetto agli interventi, causa la più recente crisi dell’edilizia”.

Infine, il problema normativo. “Il quadro legislativo di riferimento del Superbonus – ricorda il coordinatore della Rptu – è sempre stato fluido, mai completamente chiaro: dalla sua emanazione a oggi la norma nazionale è stata continuamente attraversata da modifiche, precisata con i decreti attuativi, chiarita da circolari interpretative, indirettamente variata con la riscrittura di leggi e definizioni, corretta nelle procedure collegate. A questo si aggiungano le guide dell’Agenzia delle entrate e di Enea e il fatto che sul tema Superbonus l’Agenzia delle entrate ha emanato migliaia di interpelli. Esiste, inoltre, un sostanziale disallineamento tra le norme nazionali e quelle regionali concorrenti, che alimenta difficoltà interpretative, non solo legate ai bonus ma anche all’ordinario”.

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