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Economia

Sanità, la denuncia dei sindacati: "La Usl Umbria 1 non rinnova 75 contratti"

Cgil, Cisl e Uil: "Tagliati infermieri e oss, hanno svolto mansioni fondamentali nel periodo centrale della pandemia"

Sanità dell'Umbria, nuova denuncia dei sindacati. Infermieri e oss non vedono il rinnovo del contratto. Vanda Scarpelli (Nidil Cgil), Rocco Ricciarelli (Felsa Cisl) e Roberta Giovannini (Uiltemp Uil) spiegano che "in piena risalita dei contagi covid nella nostra regione, a oggi tra le regioni con più di 800 casi ogni 100.000 abitanti, la Usl Umbria 1 ha deciso irresponsabilmente di non rinnovare ben 75 contratti di lavoratori somministrati nel comparto sanitario".

Tagliati infermieri ed oss, spiegano i sindacalisti, "impiegati anche durante la fase di emergenza sanitaria, che hanno svolto mansioni fondamentali nel periodo centrale della pandemia". E ancora: "Non vorremmo pensare - rincarano Scarpelli, Ricciarelli e Giovannini - che la considerazione di 'eroi della pandemia' sia in scadenza insieme ai loro contratti. Queste lavoratrici e lavoratori oggi sono occupati non solo in ambito Covid, ma anche nelle normali postazioni sanitarie in ausilio dei colleghi dipendenti del sistema sanitario regionale, in continuo affanno per le gravi carenze organiche".

I sindacati chiedono che "le istituzioni valutino attentamente e tornino a riflettere sulla decisione presa, in attesa delle necessarie assunzioni e stabilizzazioni". Per Scarpelli, Ricciarelli e Giovannini "queste persone, queste professionalità non possono essere considerate di serie B e per questo torniamo anche a chiedere che al più presto vengano erogate le indennità Covid destinate a questi lavoratori, risorse certe e già deliberate".

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