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Salone del Gusto, 6 specialità umbri slow food presentate al mondo degli amanti del turismo e del buon cibo

Al via seppur nel rispetto delle normative antiCovid, Terra Madre Salone del Gusto, la più importante manifestazione dedicata al cibo buono, pulito e giusto. Ecci i prodotti made in Umbria portati...

Dalla Fagiolina del lago Trasimeno alla Fava Cottora dell’Amerino, dalla Roveja di Civita di Cascia al Vin Santo Affumicato dell’Alta Valle del Tevere, dal presidislowfood3-2Sedano nero di Trevi al Mazzafegato dell’Alta Valle del Tevere: sono queste le sei produzioni Slow Food, fra le dieci che vanta l’Umbria, presentate con video di circa cinque minuti ciascuno, fruibili per tutto lo svolgimento della manifestazione e pubblicati anche su Umbria Agricoltura, canale di comunicazione del PSR, Programma di sviluppo rurale, 2014-2020 dell’Umbria. 
 

L’edizione 2020/2021 di Terra Madre Salone del Gusto, organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte con il patrocinio dei Ministeri delle Politiche agricole, alimentari e forestali e dell’Ambiente, si è proposta in modo rivoluzionario, in risposta alle nuove esigenze imposte dal Covid-19. A partire da ottobre 2020, fino ad aprile 2021, sta coinvolgendo tutti i Paesi della galassia Slow Food, mettendo in campo tecnologie digitali, presidislowfood6-2eventi fisici diffusi e nuovi format in cui anche l’Umbria si è ritagliata uno spazio di rilievo. La Regione Umbria racconta le storie di questi prodotto unici con una miniserie intitolata “Alle Radici del Gusto”, inserita nel palinsesto di Terra Madre Salone del Gusto, la più importante manifestazione dedicata al cibo buono, pulito e giusto.

“In Umbria – ha sottolinea il vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura, Roberto Morroni - si respira l’armonia generata da un rapporto proficuo con l’ambiente, dal rispetto tra dimensione umana e imprenditorialità diffusa necessaria a creare economia e sviluppo del territorio. Custodi di saperi e sapori da tramandare e valorizzare, i produttori dei dieci Presìdi Slow Food regionali contribuiscono, con il loro lavoro, a preservare preziose tecniche e antichi mestieri del mondo rurale, il tutto proposto con l’ingrediente speciale dell’accoglienza proprio dell’ospitalità generosa che caratterizza la gente umbra. L’agricoltura locale – prosegue Morroni - offre prodotti unici che ottengono il plauso per genuinità e gusto in ogni tavola, varcando anche i confini nazionali ed esportando, in tal modo, un brand il cui appeal promuove l’intera Umbria e le emozioni che è in grado di suscitare”. 

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