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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Vendite a picco in primavera e quindi super-saldi con tanta merce in estate

Secondo Confcommercio è stata davvero "una maledetta primavera" per abbigliamento e calzature, a causa soprattutto dei portafogli sempre più vuoti. E quindi nei negozi molto capi a prezzi stracciati in Umbria a partire dai prossimi giorni

Il 5 luglio in Umbria, come in quasi tutte le altre regioni italiane, partenza ufficiale per i saldi estivi, anche se, come è sotto gli occhi di tutti, tante imprese hanno anticipato le vendite di fine stagione attraverso forme promozionali più o meno corrette, saldi privati comunicati via sms, etc., comportamenti che “drogano” il mercato ma che sono innegabilmente dettati dalla situazione di emergenza in cui molte attività si trovano. Dopo quella che è stata davvero “una maledetta primavera” per abbigliamento e calzature, a causa non solo dei portafogli sempre più vuoti, ma anche della stagione tutt’altro che favorevole – un tempo così instabile ha confermato la fine della mezza stagione, frenando ancor di più gli stimoli dei consumatori a comprare – le aspettative degli operatori sono alte.

“Da troppo tempo – dichiara Carlo Petrini, presidente Settore Moda Confcommercio della provincia di Perugia – gli umbri non rinnovano il loro guardaroba. Speriamo in questi saldi estivi per una boccata di ossigeno per un settore in fortissima difficoltà”.

I saldi 2014 saranno un banco di prova importante per i consumi, soprattutto per verificare se davvero il bonus da 80 euro messo in busta paga dal governo produrrà effetti sul loro rilancio. Anche perché più che mai in questi saldi estivi i consumatori umbri hanno la possibilità di fare ottimi affari: “Fare previsioni su quanto le famiglie spenderanno è piuttosto azzardato. Quello che possiamo dire con certezza – spiega Petrini – è che la stagnazione delle vendite degli ultimi due mesi mette a disposizione dei clienti un grande assortimento a prezzi scontati in modo anche molto consistente. E’ dunque l’occasione giusta per coniugare ampia scelta e grande risparmio”. L’auspicio è dunque che si inverta il segno negativo (-2%) nelle vendite registrato nel settore moda anche nei primi 5 mesi del 2014, che si aggiunge a un 2013 caratterizzato da un calo di circa 10 punti.

I saldi – ricordiamo - sono un momento importantissimo per le imprese, perché valgono tra il 20 e il 30% del giro d’affari di un anno intero (quelli invernali più di quelli estivi, perché in vendita ci sono capi più costosi). Un tempo non era così, i periodi di svendita pesavano meno sui negozi di abbigliamento e di calzature.

Negli ultimi anni l'incidenza dei saldi sul fatturato complessivo è aumentata di circa il 30%, sia per la crisi economica che tende a far spostare gli acquisti, sia perché la data dei saldi è stata sempre più anticipata. D’altro canto per le imprese aumentare le vendite nel periodo dei saldi significa anche diminuire gli introiti, perché hanno meno margini.

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