Formazione, 20 nuovi profili professionali entrano a far parte del repertorio regionale
L'assessore Parelli ha così commentato la scelta: "così qualifiche spendibili su tutto il territorio nazionale"
Su proposta dell’assessore alla formazione e lavoro, Fabio Paparelli, la Giunta regionale dell’Umbria ha approvato venti nuovi standard di profili professionali e di percorsi formativi che entreranno a far parte dei relativi Repertori regionali, portando così complessivamente ad oltre 80 il numero dei profili professionali disciplinati dalla Regione. “L’obiettivo – ha spiegato Paparelli - è di garantire profili e percorsi formativi per il raggiungimento di qualifiche professionali riconosciute e spendibili su tutto il territorio nazionale.
"Per questo i repertori regionali – ha proseguito - sono oggetto di un costante aggiornamento che tiene conto dell’andamento del mercato del lavoro e dell’economia locale, dell’offerta e della domanda formativa, e nel contempo degli orientamenti e delle norme nazionali ed europee. I nuovi standard – ha concluso Paparelli, frutto della concertazione con i soggetti interessati, contribuiscono inoltre ad accrescere la qualità del lavoro spendibile sul mercato ”.
I settori interessati, articolati in base alla classificazione economico-professionale individuata dal Ministero del lavoro (Decreto 30 giugno 2015) e comprende 23 settori specifici ed uno trasversale denominato Area comune, riguardano: area comune; servizi culturali e di spettacolo; servizi di distribuzione commerciale; stampa ed editoria; vetro ceramica e materiale da costruzione; tessile, abbigliamento, calzature e sistema moda.