rotate-mobile
Economia

Perugia commissariata? Camicia: "Il Prefetto ha scritto al sindaco e ai consiglieri": Bilancio da approvare subito

Il Comune di Perugia rischia il commissariamento. L’approvazione del bilancio, già scivolata, potrebbe andare fuori tempo massimo. Lo si deduce dalla comunicazione (qualcuno parla esplicitamente di “diffida”) inviata dal prefetto al sindaco e ai consiglieri del Comune di Perugia. “È la prima volta che accade una cosa del genere nel nostro Comune”, sbotta il consigliere Carmine Camicia, che aggiunge: “Nella giornata di ieri ho ricevuto ben due notifiche, identiche: la seconda, addirittura, alle 21:30 di eri sera. Alla faccia del risparmio! Il Comune, così facendo, sciala per incompetenza. Non sanno nemmeno fare le notifiche e le debbono reiterare”.

Ma vediamo il testo della lettera prefettizia, recapitata ai consiglieri, dove si legge: “Con decreto del Ministro dell’Interno, in data 25 gennaio 2019 è stato differito al 31 marzo 2019 il termine per la deliberazione di approvazione del bilancio di previsione 2019/2021…”. Il Comune è stato nei termini? Niente affatto. Non solo non ha approvato entro la data del 31 marzo 2019 ma, in data 1° aprile (e non è uno scherzo) ha comunicato che la Giunta ha approvato, in data 27 marzo, lo “schema” di detto bilancio. Attenzione: la Giunta, non il Consiglio. 

E la Giunta ha anche precisato che l’approvazione del Consiglio potrebbe avvenire in data 29 aprile. Sempre che sia quella la data di ratifica, e posto che il Consiglio non abbia da eccepire, da osservare, da richiedere e proporre modifiche. E, non a caso, il prefetto aggiunge l’avverbio “presumibilmente” che colloca l’evento nella sfera del possibile, ma non del certo. A questo punto che si fa? Il prefetto (citando l’articolo 1 del decreto legge 22 febbraio 2002, n. 13, convertito in legge 24 aprile 2002, n. 75) mette in guardia: “quando il consiglio comunale non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, il prefetto assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un temine non superiore a venti giorni, per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all’amministrazione inadempiente e inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio”.

Tale procedimento è stato confermato dalla legge di stabilità (l. 145 del 30 dicembre 2018). Insomma: il prefetto concede al Consiglio 20 giorni dalla data di notifica. Poi preavvisa che si attuerà il “procedimento dissolutorio”, ossia lo scioglimento del Consiglio. Dunque: tutti a casa? Certamente. Ma – detto con chiarezza – la prospettiva non spaventa più di tanto. In ogni caso, lo scioglimento è nelle cose, in quanto incombono le elezioni con le quali si procederà all’elezione di un nuovo Consiglio. Dunque un fuoco di paglia? Probabilmente sì. Ma sarebbe uno smacco, un segno di debolezza, una crisi che la città non merita.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Perugia commissariata? Camicia: "Il Prefetto ha scritto al sindaco e ai consiglieri": Bilancio da approvare subito

PerugiaToday è in caricamento