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Pagamento quattordicesime Umbria Mobilità: Stufara chiede intervento Giunta

Stufara, capogruppo di Rifondazione, chiede l'intervento della Giunta Regionale per risolvere la crisi di liquidità di Umbria Mobilità che non può pagare le quattordicesime a 1300 lavoratori

Sono circa 1300 i lavoratori di Umbria Mobilità che non riceveranno la quattordicesima ed è per questo che il capogruppo regionale di Rifondazione comunista per la Federazione della sinistra, Damiano Stufara invita la Giunta regionale ad agire prima del voto sull'assestamento di bilancio per risolvere la crisi di liquidità che investe Umbria Mobilità.

Nell'apprezzare l'impegno che l'assessore al Bilancio Rossi si è assunto a nome della Giunta regionale nel corso dei lavori della Prima Commissione, dove era in discussione la legge di assestamento del bilancio regionale, Stufara fa sapere che, “in difesa del sistema pubblico dei trasporti, dei lavoratori del settore e di chi si serve dei servizi resi”, vincolerà il proprio voto su questo atto.

Per Stufara “gli enti proprietari hanno la possibilità di affrontare la delicata vicenda con operazioni di sostegno all'azienda nei confronti delle banche e con anticipazioni di cassa, sotto forma di prestiti fruttiferi".

 “L'ufficializzazione dell'impossibilità del pagamento delle quattordicesime per i circa 1300 lavoratori di Umbria Mobilità, comunicata ieri dal c.d.a. della stessa azienda alle organizzazioni sindacali, che hanno giustamente annunciato l'immediata mobilitazione, impone un'azione immediata della Giunta regionale e degli altri enti locali proprietari dell'azienda di trasporto pubblico locale”. Sostiene il capogruppo regionale di Rifondazione comunista per Federazione della sinistra, Damiano Stufara che, in una nota, evidenzia come tale situazione sia “determinata da cause alle quali la Regione Umbria e gli enti locali umbri sono estranei”.

“Il bilancio di UM– commenta il capogruppo di Rifondazione comunista - realtà che rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale in termini di razionalizzazione ed efficienza nel comparto dei trasporti e che molti altri territori vorrebbero emulare, è un bilancio positivo. Questo dato – spiega - riguarda però gli aspetti economici, ma non la gestione finanziaria e di cassa, nella quale si evidenzia una crisi di liquidità, per ragioni che in gran parte investono le responsabilità del Governo Monti e del sistema di trasporto del Lazio. L'attuale Governo, infatti, nello scorso mese di dicembre, ha sottoscritto con le regioni italiane un accordo nel quale si impegnava ad adeguare il fondo nazionale dei trasporti.

Oggi -continua Stufara-, a ben sette mesi di distanza da quell'intesa, delle risorse promesse da Monti non vi è traccia, e si preannunciano ulteriori tagli ad un settore che è stato già messo in ginocchio dalle politiche del precedente governo. Quindi Monti non solo non dà le risorse su cui si era solennemente impegnato, ma si appresta a togliere anche le poche che erano previste. A ciò si aggiunge la difficoltà ed il ritardo cronico nei pagamenti della Regione Lazio e del Comune di Roma per i servizi resi da Umbria Mobilità nella capitale”.
 
“L'azienda, infatti – rimarca Stufara -, vanta un credito di ben 44 milioni di euro entrando comprensibilmente in difficoltà. Apprezzo l'impegno che oggi l'assessore al Bilancio Rossi, si è assunto a nome della Giunta regionale, in risposta alle mie sollecitazioni, nel corso della discussione, in Prima Commissione, della legge di assestamento del bilancio regionale. Rimango però fermo su quanto ho annunciato in quella sede: le responsabilità del Governo e della città di Roma non possono ricadere sulle spalle dei 1300 lavoratori di Umbria Mobilità che non percepiranno, alla data del 20 luglio, le quattordicesime che sono un loro diritto, e rischiano di non percepire gli stipendi nei prossimi mesi”.

 


 

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