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Multinazionali, il report: "Iniezione di innovazione, sostenibilità ambientale e cooperazione con il territorio"

Lo studio dell'Osservatorio impresse estere Abie presentato allo stabilimento Nestlé-Perugina di San Sisto

In Umbria sono presenti 400 imprese a controllo estero, ovvero lo 0,9% di quelle presenti in Italia e lo 0,59% di quelle umbre. Ma il loro impatto è decisamente significativo, essendo pari al 12,72% del fatturato complessivo delle aziende della regione. Un valore che equivale a 4,6 miliardi di euro. È quanto emerso oggi nel corso della presentazione del report “Le imprese estere in Italia: il ruolo nelle economie regionali. La regione Umbria” che si è tenuto nello stabilimento Nestlé-Perugina di San Sisto, a Perugia.

Il report è a firma dell’Osservatorio imprese estere Abie di Confindustria.

Sempre secondo il report, le aziende estere impiegano il 5% della forza lavoro della regione, 11.552 addetti, e producono l’8,25% del valore aggiunto di tutte le aziende attive sul territorio, ovvero 802 milioni di euro.

Lo studio evidenzia, inoltre, come le multinazionali estere “forniscano un importante contributo al territorio”, distinguendosi, in particolare, “per impulso all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale”, ma anche “per la cooperazione con gli stakeholder e le realtà locali”.

Il 28,3% di queste imprese, sempre secondo il report, produce “tecnologie abilitanti”, ovvero strumenti, dispositivi e risorse interconnesse tra loro e alla rete internet che “grazie a questa interazione, consentono alle imprese di migliorare i processi e a creare al contempo quel valore aggiunto necessario a generare un vantaggio produttivo”.

Inoltre, il 33,4% delle imprese estere coinvolge anche fornitori italiani nelle iniziative finalizzate a ridurre l’impatto ambientale, “con un +12% rispetto alla quota nazionale”. E, sempre secondo il report, risultano perfettamente integrate con il territorio in cui operano”, intessendo importanti relazioni con imprese, università, centri di ricerca e pubblica amministrazione, “superando del 12% la media nazionale, ovvero il 44,6% rispetto al 32,6%. 

“Considerare l’Umbria una regione di piccole imprese è vero solo a metà. Se si considerano i fatturati, emerge infatti che il ruolo delle grandi imprese, italiane ed estere, è molto più rilevante di quanto comunemente non si creda”. Così il presidente di Confindustria Umbria, Vincenzo Briziarelli.
“Le politiche di sviluppo vanno pensate da questa prospettiva – ha aggiunto – Nel 2021, Confindustria Umbria, Confindustria nazionale e Regione Umbria hanno firmato il Protocollo d’intesa per il consolidamento e l’attrazione di investimenti esteri, cui ora bisogna dare attuazione concreta perché le multinazionali e le grandi imprese sono un driver strategico per l’Umbria in termini di produttività, innovazione e valorizzazione dei talenti” ha concluso Briziarelli.

Le multinazionali estere rappresentano uno straordinario driver di crescita per l’economia umbra, fornendo un significativo impulso all’occupazione e contribuendo a generare ricchezza sul territorio” ha sostenuto Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato del gruppo Nestlé Italia e portavoce dell’Osservatorio Abie che ha curato il report “Le imprese estere in Italia: il ruolo nelle economie regionali. La regione Umbria”, oggi presentato a Perugia.  
“Grazie alle maggiori possibilità di investimenti e al loro respiro internazionale – ha aggiunto ancora Travaglia – le aziende a controllo estero portano in Umbria competenze tecnologiche, una nuova cultura aziendale e politiche per la sostenibilità”. 
“Un vero e proprio patrimonio a disposizione di altre imprese, istituzioni e cittadini” ha concluso Travaglia.

"L'Umbria è una regione dove poter fare impresa, non solo una bella e importante meta turistica" ha sottolineato nel suo intervento la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.

"Dopo 20 anni di inattività non è semplice creare le condizioni ideali, ma abbiamo intrapreso un percorso importante" ha aggiunto ancora in riferimento anche alla recente manovra approvata dalla giunta regionale per sostenere le imprese che investano in energia rinnovabile e ai progetti da finanziare con il Pnrr.

"Diamoci un po' di tempo per lavorare insieme potremo avere un futuro importante per regione" ha sottolineato ancora rivolta alla platea di imprenditori.

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