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Economia

Lettere agli utenti da Umbra Acque: obbligo della cauzione, altri aumenti in vista

La società che gestisce il servizio idrico di casa nostra pretende il deposito cauzionale per garantirsi il pagamento delle bollette. Gli aumenti sono stati costanti nel corso degli anni e nel 2016 altri soldi in più per l'acqua pubblica(?)

Un fiume in piena di lettere è partito dalla "sorgente" di Umbra Acque - l'azienda che gestisce il servizio idrico umbro - in direzione degli utenti per "pretendere" il deposito cauzionale sulle bollette presenti e future. E stavolta si fa sul serio e salvo un intervento delle istituzioni o dell'azienda stessa, chi non ha un conto corrente - sul quale programmare il pagamento in automatico del servizio usufruito - dovrà sborsare una somma "a garanzia" direttamente nelle casse di Umbra Acque. Il deposito cauzionale è perlomeno strano o meglio dire inusuale: tutte le società di servizi, come luce e gas, applicano more e poi il distaccamento per chi non paga. Non chiedono certo depositi cauzionali a garanzia. 

Nella lettera si legge che “il deposito cauzionale... serve a tutelare l’intera collettività degli Utenti da quella minoranza che paga in ritardo o non paga affatto il servizio ricevuto generando così dei costi che verrebbero poi a ricadere sulla maggioranza degli Utenti”. Sembrerebbe una norma di equità e giustizia. In realtà è molto, ma molto discutibile. E in campo scende anche il sindaco dei pensionati della Cgil che spiega come questa decisione sia anti-sociale e a svantaggio delle persone più povere e più deboli della nostra società.  

"Chi paga questa situazione?" hanno spiegato dalla Cgil  "Chi non ha un conto corrente su cui caricare il costo delle bollette. Mentre nella lettera si dice che solo una minoranza “relativamente piccola” è insolvente o ritardataria, vengono colpite le fasce deboli di chi non ha un conto corrente o i pensionati, che sono molti, i quali hanno i libretti postali agevolati ed in genere ritirano la pensione in contanti (la maggioranza ha pensioni al di sotto dei mille euro). La stessa fascia di 9500 euro secondo il calcolo ISEE, prevista per l’esenzione dal pagamento della cauzione, non favorisce i redditi bassi, perché, ad esempio, un pensionato da 700 euro nette mensili che vive in una casa di proprietà non rientra nella esenzione prevista e quindi paga il ricalcolo".

Secondo i dati forniti da Federconsumatori il costo della bolletta è aumentato dal 2014 del 16%, tenendo conto del costo al metro cubo tra prima fascia, seconda fascia e quota fissa, quest’ultima da tutti pagata indipendentemente dal consumo. Solo la quota fissa dal 2014 è aumentata del 10,50%. "Un ulteriore aumento complessivo del 16% si prospetta a partire da gennaio 2016. Oltre a questi aumenti c’è quello della cauzione": annuncia dal sindaco. 

La lettera ammette al “gentile utente” il ricalcolo del deposito cauzionale che per le vecchie utenze significa un ulteriore esborso a vantaggio di una surrettizia ricapitalizzazione della Società.

E infine "cara" Umbra Acqua come mai le cauzioni a suo tempo versate non viene restituita a chi ha poi deciso per la domiciliazione bancaria? Siamo in attesa di risposte e magari di tanto buonsenso sociale. I cittadini hanno votato un referendum per la gestione pubblica dell'acqua. Ma quelle schede sono andate perdute?

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